«Ci siamo divertiti»: sui bulli di Manduria spuntano un’altra chat e nuove immagini (Video)
Più si scava sulla vicenda, più si va a fondo nei dettagli dell’inchiesta, e più l’orrore dei fatti di Manduria continua a galleggiare a pelo d’acqua. Così si spiegano i nuovi nove arresti di giovani eseguiti questa mattina (video in basso); così si scopre che, a fianco alla già famigerata chat denominata “Comitiva degli Orfanelli”, è spuntata una nuova chat, “Ultima di Carnali”: e il confine della violenza gratuita, cieca e sorda a qualunque tipo di richiamo, sposta ulteriormente i suoi paletti…
Bulli di Manduria, spunta una seconda, inquietante chat
Dunque, spunta una nuova chat, nell’ambito delle indagini che hanno portato ad altri nove provvedimenti a carico di un maggiorenne e otto minori per le torture inflitte ad Antonio Stano, il 65enne di Manduria vittima di bulli deceduto il 23 aprile scorso. Come ricostruito dalla polizia, l’attività di analisi sui telefoni sequestrati ha consentito di individuare una seconda chat, appunto chiamata “Ultima di Carnali”, dove «gli indagati odierni, così come avveniva nella prima, si scambiavano fotografie e filmati relativi alle loro aberranti imprese in danno di colui che erano soliti indicare come “lu pacciu”». Dai contenuti di questa nuova chat, sottolinea la polizia, e dall’ascolto di altre testimonianze «sono emersi altri violenti attacchi alla casa di Antonio Stano, orrende scene di sopraffazione e violenza, il tutto al solo scopo di procurarsi materiale da far girare sulle chat telefoniche e sui social network per quel che viene definito dallo stesso gip un “malvagio divertimento”».
Il video di un’altra aggressione: l’uomo colpito per «puro passatempo»
Fra gli episodi contestati ad alcuni degli odierni indagati, nell’ambito delle indagini sulla morte di Antonio Stano vittima dei bulli, c’è anche l’aggressione a un uomo di 53 anni affetto da insufficienza mentale grave, avvenuta l’1 aprile scorso: «Attirato di notte all’esterno della sua abitazione, l’uomo è stato colpito per “puro passatempo” con calci e pugni fino a provocargli l’avulsione dei denti incisivi». È quanto emerso dalle indagini della polizia durante le quali è stato esaminato un ulteriore video trovato nel telefono di uno degli indagati, che ha ripreso la scena. Atti di «dileggio ed angherie di varia natura» come la «sottrazione di una bici» che la vittima aveva in casa solo per il gusto «di poterlo deridere e così “condividere” l’ennesima impresa con gli altri complici». Un orrore senza fine, una malvagità senza fondo, emerso dalle indagini della polizia che ha portato a nuovi indagati nell’ambito degli accertamenti sulla morte di Antonio Stano, vittima dei bulli. «Qualche indagato – fa sapere la polizia – le ha definite “prove di coraggio”, semplicemente un modo per potersi sentire all’altezza degli altri, se non addirittura assumere il ruolo di leader». «Ci siamo divertiti, non ci possiamo lamentare», tanto per citare un dato sui diversi elementi d’indagine terrificanti emersi ancora oggi, è una delle «raccapriccianti considerazioni» fatte da uno degli indagati odierni nella nuova chat finita al centro delle indagini sulla morte di Antonio Stano, vittima dei bulli a Manduria, secondo quanto si rileva nell’ordinanza del gip del Tribunale dei Minorenni di Taranto che ha portato alle nuove misure cautelari.
I video presi da Youtube