Conte, Fonseca, Sarri: inizia l’estate del pallone e finisce il risico degli allenatori
L’estate del pallone inizia con gli azzurri e le azzurre sugli scudi, mentre finisce il risico degli allenatori. E perciò dopo che Antonio Conte è approdato, a suon di milioni, alla corte dei cinesi dell’Inter e dopo che Paulo Fonseca, per atterrare a Roma, s’è dovuto ridurre l’ingaggio, il dilemma dei dilemmi si sostanzia in un’unica domanda: quand’è che la Juventus annuncerà l’arrivo di Maurizio Sarri? Capirete che sono ore febbrili nelle redazioni sportive. Che per giorni hanno scritto (e pure inventato) di tutto di più. Ma, ecco che il dualismo tanto pompato delle ultime settimane sembra del tutto superato: Pep Guardiola infatti ha deciso di restare ancora in inghilterra sulla panchina del City; Sarri, al contrario, si sta liberando a fatica dall’abbraccio non tanto amorevole di Roman Abramovic e del Chelsea. Giochi finiti: destini che sembravano quasi dipendere l’uno dall’altro, potranno magari tornare ad incrociarsi nel prossimo futuro, non più quest’anno. Sarri che, prima di emigrare a Londra, fu il più puntuto avversario della Juve, lasciata la collina di Posillipo al reggiano Ancelotti, seppur sempre fedele alla pizza Margherita, proverà ora a gustare una “bagna cauda” all’ombra della Mole. Sperando che tutto quell’aglio non gli ritorni su. E che il suo gioco, che tanto ha incantato l’Italia della pedata, ma non altrettanto l’Inghilterra, consenta a Cristiano Ronaldo e ai suoi giovanotti di bianconero vestiti, di afferrare finalmente la Coppa dalle grandi orecchie: la Champions! L’unica, reale ossessione di casa Agnelli.