Conte parla alla Camera senza dire niente. Le reazioni: «Mostruoso vuoto cosmico»

19 Giu 2019 12:06 - di Federica Argento
Conte

Si prede un coro di critiche il premier Giuseppe Conte, riferendo alla Camera in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì. Nulla di nuovo sotto il sole nel suo discorso, concetti reiterati e poche novità. Nessun colpo di reni. Le nomine saranno «il tema centrale del prossimo Consiglio europeo ed è di fondamentale importanza che da tale confronto emerga un segnale ai cittadini circa la capacità di tenere conto della domanda di cambiamento». Quanto al tema cuciale della  procedura d’infrazione, siamo alla sagra dell’ovvio: «Siamo tutti determinati a evitarla ma anche che siamo ben convinti della nostra politica economica», ripete Conte. «Intendiamo mantenere un dialogo costruttivo con l’Ue e questa determinazione la sto rappresentando con chiarezza anche ai vertici europei e ai miei omologhi». Allora? A che punto siamo?

«30 minuti di nulla»

«Conte boccato senza appello». «Mostruoso vuoto cosmico». «Ma Conte che lingua parla ?». Sono alcune delle reazioni veementi alle dichiarazioni del premier. Forza Italia attacca senza tregua. Inizia Renato Brunetta: «Il  sonno della politica genera il mostruoso vuoto cosmico di Conte: dopo 30 minuti di nulla, parla della procedura di infrazione. ‘Ci facciamo portatori di una posizione incisiva…’. Ci sarebbe da ridere, se non fossimo in un mare di guai e di lacrime», twitta il responsabile  economico di Forza Italia. Usa una metafora letteraria Osvaldo Napoli, del  direttivo di FI. «Il presidente Conte ha parlato come quel personaggio dell’Ariosto che ‘salito sul focoso destriero, partì in tutte le direzioni». Sottotitolo: Conte si arrampica sgli specchi.

«Conte, ma che lingua parli?»

Le dichiarazioni fiorite si sprecano: «Immerso in un torpore assoluto, il premier ha comunicato alla Camera il sottovuoto spinto sul prossimo Consiglio europeo,scrive su facebook Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato. «Presidente, con quale lingua parlerà in Europa? – gli chiede Mariastella Gelmini. «Con quella del professor Bagnai, presidente della commissione Bilancio del Senato, che ha sostenuto, in diretta tivù, che l’Europa adotta con noi ‘metodi mafiosi’? Oppure si presenterà con la suadente capacità di persuasione che ha sfoderato per convincere Angela Merkel che poteva tenere a bada quei discoli dei suoi vicepremier? Per tutti vale l considerazione che l’Europa ci sta preparando il conto di questo anno di governo, visto che «le vostre previsioni finora hanno avuto la stessa attendibilità di quelle del Mago Otelma», conclude Gelmini.

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