Conte solidale con quelli del Cinema America. Mai con i ragazzi di destra
Quanto è bravo il premier. Affettuoso. Solidale. Scodinzolante. Con i ragazzi del Cinema America, vittime di un’aggressione senza alcun senso. Quell’aggressione va punita senza se e senza ma. Si può aggiungere qualcosa di diverso, che non risponda ai canoni del politicamente corretto?
Conte si faccia consegnare dal Viminale l’elenco delle percosse, aggressioni, violenze subite da giovani di destra da quando sta a Palazzo Chigi con la sua allegra brigata e verifichi se ha mai pronunciato una sola parola di solidarietà. Come se da questa parte un destino inesorabile debba portare al sacrificio, sempre e comunque, la nostra militanza.
Commozione a senso unico
Dal presidente del consiglio ci aspettiamo qualcosa di più che un cenno di vicinanza rivolto solo ad alcuni. Perché la violenza va condannata sempre. Ma Conte si commuove solo in un caso.
11 maggio scorso: 20enne ternano vicino a CasaPound aggredito da un gruppo di studenti di sinistra davanti all’università la Sapienza di Roma.
9 maggio: a Roma 3, mentre i ragazzi di Esperia – una lista composta da militanti di CasaPound – stavano facendo propaganda nel loro banchetto, ignoti hanno colpito un loro studente alla schiena con un casco.
29 aprile: Il centro sociale occupato Pedro, area antagonista padovana, con un post Facebook definisce una “legittima ed estemporanea reazione” il pestaggio avvenuto la sera del 25 aprile in un bar di un ex consigliere comunale leghista e di un militante di Casapound.
22 marzo, Catania: giovane militante di destra colpito da oltre 30 estremisti dei centri sociali.
Ci fermiamo qui, il nostro archivio racconta di decine di aggressione.
Pure il Tg2 nel mirino
Mai si è sentita la voce del presidente del Consiglio a solidarizzare con i giovani di destra. Però c’è chi nel Pd col solito Anzaldi – oltre che sui social – se la prende col Tg2 solo perché ieri ha ricordato il 40mo anniversario dell’assassinio di Francesco Cecchin. Conte silente pure in questo caso. Nemmeno da morti, e tanti anni dopo, un briciolo di umanità. Vergogna.
Io penso che se vogliamo essere rispettati per il ns. pensiero politico dobbiamo prima di tutto rispettare il pensiero altrui; Pertanto fare i gradassi con dei giovani solamente per il colore della maglietta o per il pensiero diverso sia sempre un’autogol che ci facciamo.