Contrordine, il caffè non nuoce al cuore: neanche 25 tazzine al giorno
Bere 25 tazze di caffè al giorno non è diverso dal berne una sola o nessuna, almeno per quanto riguarda gli effetti sulla salute del cuore. A rassicurare i fan della bevanda più amata dagli italiani, anche quelli che ne fanno un rito compulsivo, è uno studio inglese condotto da scienziati della Queen Mary University di Londra e finanziato dalla British Heart Foundation (Bhf). I risultati saranno presentati durante la British Cardiovascular Society Conference al via oggi a Manchester, ma già rimbalzano sui media britannici. Il lavoro suona infatti come un contrordine: che sia una al giorno o che siano più di 3 – 5 o addirittura 25 – la ‘tazzina’ non fa male alle arterie come invece altre ricerche avevano suggerito. Allo studio hanno partecipato 8.412 persone in tutto il Regno Unito, suddivise in 3 gruppi in base al consumo quotidiano di caffè: i partecipanti del primo gruppo ne bevevano meno di una tazza al giorno, quelli del secondo da una a 3, quelli del terzo più di 3 con picchi che arrivavano a 25. Gli autori hanno osservato che anche questi coffeeholic non avevano più probabilità di presentare arterie irrigidite rispetto a chi beveva meno di un caffè al giorno.
Secondo precedenti indagini, al contrario, il caffè rischia di indurire le autostrade del sangue aumentando i pericoli di infarto e ictus. Nel 2001 l’allarme era arrivato dalla stessa Società europea di cardiologia: la prima tazza della giornata, avvertivano in particolare gli esperti, potrebbe danneggiare le arterie portando a ipertensione sistolica (la massima alta). Tutti i partecipanti alla nuova ricerca sono stati sottoposti a risonanza magnetica cardiaca e a test infrarossi specifici per la valutazione della rigidità arteriosa. E i dati che sembrano assolvere il caffè si sono mantenuti anche quanto ‘depurati’ dal possibile peso di fattori come età, peso e abitudine o meno al fumo. “Nonostante l’enorme popolarità del caffè in tutto il mondo, diversi report potrebbero scoraggiare le persone dal berlo”, osserva Kenneth Fung della Queen Mary University, citato dal Telegraph online. “Anche se per questo studio non possiamo dimostrare un nesso causale” tra salute del cuore e quantità di caffè, precisa, “la nostra ricerca indica che il caffè non fa così male alle arterie come suggerirebbero studi precedenti”. “Benché il nostro lavoro abbia incluso persone che bevono fino a 25 tazze di caffè al giorno – puntualizza l’autore – l’assunzione media nel gruppo a consumo più alto era di 5 tazze quotidiane. In futuro ci piacerebbe esaminare questi soggetti più da vicino, così da poter contribuire a definire eventuali limiti di sicurezza da consigliare” agli amanti dell’oro nero. Secondo Metin Avkiran, direttore medico associato della Bhf, il nuovo studio “esclude uno dei potenziali effetti negativi del caffè sulle nostre arterie. L’azione che questa bevanda esercita sul cuore e sul sistema circolatorio – osserva – è un punto che incuriosisce da tempo scienziati e media”. E siccome “esistono diversi studi contrastanti che traggono conclusioni diverse sugli effetti del caffè, può essere difficile filtrare le informazioni per capire a cosa effettivamente dovremmo credere e a cosa no”.