Coppie gay, «Appendino incoraggia l’utero in affitto». Esposto di FdI

17 Giu 2019 17:47 - di Luciana Delli Colli
chiara appendino

Pronta a tutto pur di accontentare la comunità gay. Il sindaco di Torino, Chiara Appendino, annuncia che continuerà a trascrivere le coppie omosessuali come genitori dei figli che dichiareranno all’anagrafe. E poco importa che la Cassazione l’abbia vietato o, peggio, che dietro quelle nascite vi sia spesso l’orribile pratica della maternità surrogata, illegale in Italia. Lei parla di diritti, e tanto le basta per sentirsi a posto. Così, ha annunciato che non si lascerà «intimidire» da un esposto di Maurizio Marrone e Augusta Montaruli FdI. Una denuncia presentata proprio per evitare che la città di Torino, per volontà del suo sindaco, si faccia complice di sfruttamento di donne e bambini.

L’esposto di FdI

«Non è un esposto del consigliere Marrone che mi intimidisce, anzi procediamo con un riconoscimento proprio oggi pomeriggio, che era già previsto, la Città di Torino non fa passi indietro su questo», ha dichiarato Appendino. «Sfilando al Pride di Torino, il sindaco Appendino ha rivendicato l’intenzione di non fare alcun passo indietro sulle sue politiche per le “famiglie”», hanno spiegato Montaruli e Marrone, ricordando «la recente sentenza delle sezioni unite  della Cassazione le vieti espressamente». Appendino, quindi, «ci costringe ad andare in Procura a presentare un esposto penale per fermarla».

«Appendino incoraggia l’utero in affitto»

«La sentenza dell’8 maggio scorso – hanno proseguito Marrone e Montaruli – parla chiaro: le trascrizioni violano l’articolo 12, comma 6 della l. n. 40/2004 quando la coppia omosessuale ha fatto ricorso alla maternità surrogata. Insomma, Appendino sta consentendo e incoraggiando la pratica  dell’utero in affitto». «A nostro avviso – hanno chiarito – questi atti, perfezionati avvalendosi della qualifica di pubblico ufficiale in quanto sindaco, in violazione della legge sulla fecondazione assistita e ai danni della gestante e del minore privato del diritto a  madre e padre, possono configurare il reato di abuso d’ufficio». «I giudici – hanno concluso gli esponenti di FdI – saranno chiamati ad approfondire ed esprimersi sull’operato di Appendino».

 

 

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