Crediti formativi a scuola per gli studenti che donano il sangue. La proposta di Salvini
“Proporrò al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti di introdurre agevolazioni per chi dona il sangue, sia nei licei che negli istituti tecnici e nelle università. Si tratterà di introdurre crediti formativi perché è un atto di civiltà, utilità e generosità”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini – nella giornata mondiale dedicata ai donatori di sangue – a margine dell’incontro a Milano con l’associazione Donatorinati.
L’idea di Salvini è realizzabile? Esiste un protocollo d’intesa tra l’Avis (l’Associazione volontari italiani del sangue) e il ministero dell’Istruzione che precisa che “la partecipazione degli studenti ai progetti realizzati in attuazione del presente protocollo d’intesa potrà dar luogo ad eventuale riconoscimento di crediti formativi”. Ma nello stesso protocollo si specifica che “in nessun caso i crediti formativi possono riferirsi alla mera attività di donazione”. Si configurerebbe altrimenti una discriminazione nei confronti di tutti coloro i quali non possono farlo per ragioni di salute, come malattie cardiovascolari o per un peso inferiore al minimo necessario (ovvero 50 chili).