Di Maio: «Noi primi in Parlamento». Siamo alla farsa. E ora lo dice anche Conte
Siamo alla commedia. Uno dice «Io il vertice lo faccio oggi, domani, le cose da fare sono sul tavolo, sono pronte». L’altro che obietta «Matteo venga al tavolo per un’agenda condivisa». Salvini e Di Maio continuanao a litigare. I rapporti di forza sono ribaltati tra i due partiti, ma il leader del M5S in totale confusione si contraddice. L’ultimatum del premier Conte non scalfisce le posizioni inconciliabili di Salvini e Di Maio. La nuova lite di queste ore sullo sblocca-cantieri potrebbe essere la mannaia sull’esecutivo. eppure il leader grillino affida a un’intervista al Corriere il suo pensiero. Che è molto confuso. Mentre il Titanic affonda, rivendica di costituire con il suo movimento «La prima forza politica del Parlamento». Quando poi gli chiedono: «A quando il vertice per aggiornare il contratto di governo? », la risposta si fa evasiva: «Spero il prima possibile, io sono a completa disposizione». Il resto è una sequela di frasi trite e ritrite: siamo sempre stati leali; a noi le poltrone non interessano, basta attacchi ai mieri ministri. Poi chiedi a Di Maio della Tav e lui risponde mettendo la palla in calcio d’angolo: «Del caso se ne sta occupando il premier, confidiamo nel suo operato».
Insomma, questo governo sta diventando una commedia, anzi qualcosa di peggio. Rilanciate da Il Giornale, filtrano alcune frasi pesanti, uno sfogo rabbioso del premier , che sembra un commento ai loro capricci indecorosi. «Ormai il governo del cambiamento si sta trasformando nel governo della farsa». Già, una farsa. Lo diciamo noi. La farsa investe però tutti e tre gli attori di Palazzo Chigi. Il premier sarà mercoledì e giovedì in visita in Vietnam. L’agenda è congelata. I tavoli critici pure. Dunque il Di Maio pronto a sedersi al tavolo del Cdm come prima forza del Parlamento fa un po’ ridere.