Distribuzione: Auchan e Sma arrancano e Conad se li “mangia” entro l’estate
Entra nel vivo il confronto al Ministero dello Sviluppo economico tra sindacati e Conad sulla maxi operazione di acquisizione della catena Auchan che complessivamente coinvolgerà circa 18mila lavoratori diretti. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs, hanno ricevuto dai rappresentanti del Consorzio ulteriori dettagli sulla tempistica e le modalità del subentro. La società ha spiegato, informano i sindacati, come la parte più performante della rete commerciale di Auchan e Sma, al netto dei 33 supermercati siciliani che passeranno al Gruppo Arena, “sarà conferita, a valle della formalizzazione del closing, alle cooperative di sistema che a loro volta daranno in gestione ad imprenditori locali consorziati i singoli punti vendita, com’è già avvenuto in passato in occasione di analoghe operazioni di acquisizione che hanno coinvolto Conad (Billa e Finiper)”. La firma conclusiva del subentro è contrattualmente prevista entro fine ottobre ma, avvertono ancora i sindacati, per i rappresentati di Conad andrebbe “sensibilmente anticipata”. Il passaggio gestionale dei punti vendita, invece, avverrà sotto forma di una suddivisione di carattere regionale e vedrà coinvolte le 7 cooperative del sistema Conad che diventeranno 6 per la fusione di Nordiconad con Conad Tirreno prevista dal 1° ottobre prossimo e poi 4 nei prossimi anni se andrà in porto il progetto di riorganizzazione reso pubblico da Conad nei mesi scorsi.
Com’è noto, spiegano ancora i sindacati, le prassi gestionali di Conad prevedono solo in maniera “marginale” la gestione diretta in capo alle cooperative dei singoli negozi mentre è una forma ordinaria il conferimento di rami aziendali agli imprenditori consorziati, spesso provenienti dai ranghi dei lavoratori dipendenti dalla stessa Conad. “Siamo di fronte ad un passaggio molto delicato in quanto i tempi che le parti hanno previsto per il closing, visto l’andamento involutivo che Auchan e Sma lamentano, potrebbero essere troppo lunghi”, annota il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice per il quale occorre evitare in primo luogo “la dispersione dei volumi dei ricavi”. In particolare, aggiunge “occorre velocizzare il subentro di chi intende acquisire di modo che si possa contestualmente avviare un necessario confronto finalizzato al riposizionamento strategico della rete vendita, che allo stato attuale sembra abbandonata al suo destino”. Ma sopratutto, è l’auspicio dei sindacati, Conad dovrebbe condividere “un minimo comune denominatore in termini di regole per governare le relazioni industriali in questo processo e nella complessa fase di riorganizzazione che attende il perimetro commerciale”.