Drone Usa abbattuto dall’Iran, guerra vicina: Trump prima attacca e poi stoppa
Venti di guerra nel Golfo Persico: sfiorato lo scontro armato dopo l’abbattimento del drone Usa da parte dei pasdaran. Secondo quanto riferisce il New York Times, Trump avrebbe prima ordinato l’attacco e poi l’avrebbe annullato. Decisione e ripensamento sarebbero avvenuti nel mezzo di quello che fonti della Casa Bianca chiamano “un dibattito in corso” tra il presidente ed il suo consigliere per la Sicurezza Nazionale, John Bolton. Secondo le fonti citate della Cnn, infatti vi sarebbe un contrasto di posizioni tra Trump, che è apparso volere alleggerire la tensione dicendo che propabilmente l’attacco iraniano al drone è stato un “errore” non intenzionale, e il “falco” Bolton, da sempre teorico del cambio di regime a Teheran. Ed in questo quadro, precisa una fonte diplomatica di un Paese alleato Usa, il segretario di Stato Mike Pompeo cerca di mediare tra i due: “Da quello che vediamo, Pompeo sta cercando di fare da triangolatore tra le note posizioni di Bolton ed il presidente, in un certo senso nel mezzo”.
Fuggi fuggi delle compagnie aeree
Intanto si apprende che una serie di compagnie aeree hanno deciso che eviteranno di volare su Teheran e sui cieli iraniani, modificando le rotte. Tra quelle che hanno aderito la United Airlines, Qantas, Klm, Lufthansa, British Airways. Tra gli ultimi anche Emirates, Etihad, la compagnia low-cost FlyDubai, Singapore e Malaysia airlines. Anche Alitalia ha deciso di modificare la rotta dell’unico volo che sorvolava lo Stretto di Hormuz e il Golfo dell’Oman: fonti della compagnia fanno sapere che è stato cambiato il percorso sulla Roma-Delhi, senza modificare però l’orario e la durata del volo. La comunità internazionale è in attesa anche delle mosse di Trump che giovedì ha definito l’attacco al velivolo spia degli Usa «uno stupido errore» da parte dell’Iran