«È stato l’inferno». Il racconto della freelance italiana dopo l’esplosione a Tunisi

27 Giu 2019 14:37 - di Redazione

«Ho sentito un boato e subito dopo è stato il caos più totale con la gente che scappava e che piangeva, è stato l’inferno». Elena Beninati è una giornalista freelance palermitana che si trovava a poco meno di duecento metri dal primo attentato a Tunisi. La prima esplosione è avvenuta nel centro della capitale all’altezza di Bab Bhar, vicino all’ambasciata francese.

«Un kamikaze si è fatto esplodere a un posto di blocco – racconta la donna all’Adnkronos – nello scoppio è morto anche un poliziotto». Dopo l’attentato hanno chiuso tutte le strade. «La gente se lo aspettava – prosegue Elena – le persone non sono rimaste stupite perché un attentato era atteso ed oggi è successo». Nei video girati subito dopo l’esplosione si vedono le strade transennate da decine di poliziotti, con le sirene che non smettono di suonare in sottofondo. Nei giorni scorsi la giornalista è stata anche nei campi profughi tunisini ai confini con la Libia. «In questo periodo a Tunisi ci sono molti libici – dice ancora – nel mio albergo ci sono diversi ragazzi che sono venuti qui per curarsi».

Intanto la Farnesina e l’ambasciata d’Italia a Tunisi hanno attivato l’unità di crisi. È aquanto si legge in un tweet del ministero degli Esteri dopo il doppio attacco di questa mattina nella capitale tunisina. La Farnesina ricorda il numero di emergenza – 0636225 – da chiamare in caso di necessità.

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