Emergenza criminalità a Viterbo, il Mosap denuncia: “Rinforzi inadeguati”

2 Giu 2019 10:23 - di Redazione

«Viterbo è l’unica provincia del Lazio dove c’è stato un amento dei reati del 2,5 %  a fronte di un decremento delle forze di polizia negli ultimi 10 anni di 20 unità. I rinforzi secondo il piano di potenziamento appena uscito, sono di 12 unità, irrisori rispetto alle effettive esigenze del territorio della Tuscia». Fabio Conestà, segretario generale del Mosap, il Movimento Sindacale Autonomo di Polizia prende posizione su quanto deciso dal Ministero dell’Interno per potenziare il territorio viterbese contro la criminalità. «Dei 12 rinforzi – spiega Conestà – 4 sono agenti assistenti anziani; 4 agenti appena usciti dal corso a luglio 2019, e 4 agenti assistenti ad aprile 2020. Si tenga presente che nella provincia di Viterbo c’è una media tra gli  operatori di 49 anni, tra le più anziane dopo Cosenza e Udine con 50 anni di età media».

Viterbo al centro della cronaca nera

Inoltre, se si esaminano gli anni dal 2008 ad oggi «siamo passati da 390 appunto a 370 tra gli organici e nella sola polizia stradale da 78 a 74. Insomma – fa ancora presente il segretario del Mosap – un potenziamento irrisorio con una criminalità che è aumentata, un fenomeno sottovalutato. Basti pensare – conclude – agli ultimi episodi che hanno visto l’uccisione di un commerciante in pieno centro a Viterbo e lo stupro della ragazza da parte dei due “gentiluomini” di Casapound in provincia e proprio di ieri la vicenda delle due bambine a Viterbo fatte oggetto di violenza sessuale da un pakistano di 29 anni».

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