Estate di fuoco, non bisogna rischiare: ecco i 10 rimedi per combattere l’afa

25 Giu 2019 11:49 - di Redazione

L’estate addosso. La stagione estiva è iniziata portando con sé temperature altissime e roventi ondate di calore in tutta Italia: in alcune città si sono già registrati picchi fino a 40°C. Condizioni di caldo estremo che rappresentano un rischio per la salute, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione: anziani, neonati e bambini, donne in gravidanza e persone con malattie croniche. Ma le temperature bollenti rappresentano una minaccia anche per alcune categorie di lavoratori outdoor, come quelli che svolgono mansioni nel settore dell’agricoltura e le persone, anche giovani, che fanno esercizio fisico. Per questo motivo il ministero della Salute ha fornito, come ogni anno, delle linee guida semplici ma utili per difendersi dal caldo torrido tipico della stagione estiva.

Come combattere l’afa

1 – A partire dall’indicazione di evitare di uscire all’aria aperta nelle ore più calde della giornata, cioè dalle 11 alle 18: in questa fascia oraria è sconsigliata l’attività fisica intensa all’aperto e la permanenza in parchi e nelle aree verdi, dove possono essere presenti elevati livelli di ozono nell’aria, dannoso per la salute. Quando si esce di casa, è bene ripararsi la testa con un cappello leggero a falde larghe e preferire indumenti chiari, non aderenti, di cotone o lino, perchè fibre sintetiche impediscono la traspirazione.

2 – Importantissimo l’utilizzo di creme solari protettive e occhiali da sole, per proteggere adeguatamente la pelle e gli occhi.

3 – È buona abitudine bere almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante): una regola che vale per tutto l’anno, ma che diventa particolarmente importante in estate, quando il rischio di disidratazione diventa maggiore. Gli anziani, in particolare, devono assumere liquidi anche se non ne sentono il bisogno. Evitare di bere alcolici e limitare l’assunzione di bevande gassate o troppo fredde.

4 – Quanto al cibo, è preferibile consumare pasti leggeri con alto contenuto di acqua (frutta e verdura) ed evitando cibi elaborati ed eccessivamente piccanti. Meglio evitare porzioni abbondanti, preferendo quattro o cinque piccoli pasti distribuiti nell’arco della giornata.

5 – Per rinfrescare l’ambiente domestico il ministero propone diversi accorgimenti utili, come lasciare chiuse le finestre durante il giorno e aprirle unicamente durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte), e limitare l’uso del forno e di altri elettrodomestici che producono calore (come phon e ferro da stiro). Se si utilizza l’impianto di aria condizionata, si raccomanda di regolare la temperatura tra i 24°C e i 26°C e coprirsi nel passaggio da un ambiente caldo ad uno più freddo. Infine, si suggerisce cautela nell’uso del ventilatore: può causare disidratazione se la temperatura interna supera i 32°C. In ogni caso, l’apparecchio non deve essere mai indirizzato verso le persone, ma regolato in modo da far circolare l’aria in tutto l’ambiente.

6 – Per abbassare la temperatura corporea, è consigliabile fare bagni o docce con acqua tiepida, evitando però bruschi sbalzi di temperatura che possono provocare ipotermia, soprattutto in bambini e anziani. In caso di emergenza, cercare immediatamente aiuto chiamando il 118.

7 – Se si svolge un’attività lavorativa all’aperto (come ad esempio agricoltori, giardinieri, operai dell’edilizia stradale, lavoratori edili, etc.), occorre evitare i rischi di disidratazione, colpo di calore e quelli da esposizione intensa alle radiazioni solari alternando momenti di lavoro con pause prolungate in luoghi rinfrescati e utilizzando un vestiario idoneo (abiti leggeri che consentono la traspirazione, copricapo e occhiali da sole) e creme protettive con filtro solare.

8 – Se si entra in un’auto parcheggiata al sole, prima di salire meglio aprire gli sportelli per pochi minuti per favorire l’abbassamento della temperatura nell’abitacolo, e poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Va prestata poi attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza e verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina si consiglia di non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo. Se si dovesse notare un bambino solo in macchina, va chiamato immediatamente il 112, numero unico europeo per le emergenze, o il 113.

9 – Quando arriva il gran caldo le persone anziane con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete ecc.) e le persone che assumono farmaci, devono inoltre osservare le seguenti precauzioni: consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia o della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio (ad esempio per i diabetici è consigliabile aumentare la frequenza dei controlli glicemici); segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiunga durante la terapia farmacologica; non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso.

10 – Anche le donne in gravidanza devono adottare maggiori precauzioni per proteggersi dal caldo. Durante le ondate di calore è più elevato il rischio di nascite premature, in quanto il caldo può aumentare il livello di alcuni ormoni che inducono le contrazioni e il parto.

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