Fazio piagnucola come un concorrente del Gf: «Salvini mi ha fatto 108 nomination»

8 Giu 2019 12:58 - di Girolamo Fragalà

Fa lo spiritoso, Fabio Fazio. Non gli riesce molto bene, in verità. Ma insiste con gli attacchi, mascherati da ironia, a Matteo Salvini. Non perde mai un’occasione, il conduttore di Che tempo che fa. Mai un’autocritica. Ha sempre ragione lui. È la vittima del mostro. A Bologna, sul palco della Repubblica delle idee, per “sparare” sul vicepremier usa un linguaggio da Grande Fratello: «Vanto il primato di 108 nomination dal ministro». Peccato che per Fazio, dopo le nomination, non ci sia il televoto, altrimenti se la passerebbe male visto com’è impallinato ogni giorno dal web. «È una cosa inusuale», aggiunge, «perché è il ministro dell’Interno, ruolo enorme che io rispetto. Trasforma tutto in un attacco contro la sua persona: «Mi piacerebbe essere riconosciuto come un personaggio della tv e invece sono stato individuato come un avversario politico, cosa che ho trovato disarmante». Finge di non capire, Fabio Fazio. L’essere avversario è dovuto unicamente al fatto che le sue trasmissioni sono di una faziosità politica evidente. Ma lui, su questo, preferisce sorvolare. E attacca ancora Salvini: «Su 60 milioni di figli ha pensato proprio a me. Come sono fortunato, ma non cederò alla polemica». Fatto sta che poi parla dell’accoglienza e delle ong, con una lettura unilaterale: «Se pensiamo che la Mare Jonio non debba salvare vite in mare allora c’è qualcosa di tragicamente e profondamente perduto che noi dobbiamo recuperare». E sui guadagni? «Guadagno tanto ma restituisco con le tasse». È la frase tipica di Berlusconi, l’altro suo nemico. Sono i casi della vita.

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