Feltri travolge i 5S: «Siete all’ubriachezza molesta, Fico e Toninelli indigesti»
Dubbi non ce ne sono: il governo «per ora barcolla», ma Lega e M5S «non potranno mai andare d’accordo» e «la fine della collaborazione è una certezza ignorata solo da chi non ha contezza della realtà». In un editoriale al vetriolo, oggi su Libero Vittorio Feltri invita quindi i grillini «ad alzare bandiera bianca e rassegnarsi alla sconfitta», prendendo atto – appunto – della realtà. «Di Maio è un campione mondiale, l’unico capo politico riuscito a dimezzare i consensi nel giro di un anno, passando dal 33 per cento al 17. Nonostante ciò – rimarca Feltri – egli è ancora convinto di avere voce in capitolo. E si stupisce che Salvini, avendo raddoppiato in pari tempo i suffragi, pretenda di imporre la propria volontà».
L’«ubriachezza molesta» dei grillini
«Davanti a questi dati impressionanti – prosegue – i grillini dovrebbero soltanto alzare bandiera bianca e rassegnarsi alla sconfitta. Invece insistono e sono convinti di ribaltare la situazione, condannando Alberto da Giussano a fare qualche passo indietro. Siamo all’ubriachezza molesta. Ormai i pentastellati sono destinati a diventare una forza residuale e non riusciranno a riprendersi poiché hanno dimostrato di non essere in grado di gestire la cosa pubblica. Mentre il Carroccio, pur coi suoi difetti, non ha disgustato gli elettori, anzi li ha convinti di essere il solo a mantenere gli impegni».
«Intervenga Mattarella»
Eppure, sottolinea ancora Feltri, «non ci vuole molto a capirlo, basta osservare quali sono le inclinazioni del popolo. Al quale non vanno a genio le sparate insensate di Toninelli, di Fico e vari dilettanti allo sbaraglio, ma gradisce la lotta agli immigrati, la flat tax su ogni reddito, la realizzazione delle grandi opere, tutta roba finalizzata a rilanciare il Paese. Al punto in cui ci troviamo è difficile ipotizzare che l’esecutivo possa proseguire nella sua attività, i due soci sono distanti chilometri l’uno dall’altro e le loro posizioni sono inconciliabili. E non da oggi, bensì da sempre». Dunque, è l’invito di Feltri, presidente della Repubblica dovrebbe prendere in mano la situazione, facendo valere le sue prerogative costituzionali: «Il problema va risolto da Mattarella cui spetta decidere se sciogliere le Camere oppure se continuare con questa traballante maggioranza, pur sapendo che essa non ha futuro». «Indubbiamente esiste un enigma: votare subito o attendere l’ autunno? È lo stesso, forse, tuttavia – conclude Feltri – è chiaro che così non si va avanti».