Francesco Totti se ne andrà dalla Roma. Nessun grande amore può essere umiliato
Francesco Totti, il problema. A pensare com’è messa la As Roma calcio di James Pallotta da Stoneham, verrebbe persino da ridere. Ma, niente. Pare sia proprio così: pare che l’unico vero guaio giallorosso sia l’ex capitano, il campione fatto in casa che perciò da quella casa adesso se ne andrà. Forse sbattendo la porta, forse in silenzio. Ma se ne andrà. Perchè si può essere affezionati alla maglia e alla società quanti si vuole, ma nessun grande amore aspira ad essere umiliato. Nessuno -ancor più se trattasi di un campione- può prestarsi a fare la bella statuina, l’uomo “immagine” vedendo per giunta in diretta gli sconquassi che certi “competenti” assoldati dalla proprietà hanno fatto e continuano a fare. Pare si chiami Franco Baldini il problema di Totti. Sarebbe lui e non tanto Pallotta a volerlo in un angolo, buono e tranquillo in tribuna a stringere mani e firmare autografi. Cosa che sino ad oggi ha fatto. Con in più un’incursione tecnica molto pertinente, quando, venuta meno la fiducia in Di Francesco, alzò la cornetta e chiamò personalmente Claudio Ranieri per gli ultimi tre mesi di campionato. Roba da dirigente vero, insomma. Che ha fatto immaginare, per l’idolo dei tifosi romanisti, l’avvio di un nuovo percorso con nuove e più concrete responsabilità. Né più né meno di quelle proprio in queste ore assunte da Paolo Maldini, che insieme a Zvonimir Boban, disegnerà il Milan del futuro per conto del fondo americano Elliott. Bandiere anche loro, altrettanto competenti e capaci. L’idea di Pallotta però non dev’essere mai stata questa. Lui ha dimostrato già che si fida solo e soltanto di Baldini. Che vive a Londra, parla inghese e della Roma calcio appare come il vero dominus. Uno che nulla risulta abbia detto o fatto per impedire le vendite dei vari Salah, Allison, Najngolan e di tutti gli altri clamorosi “affari” che ancora fanno tanto male ai tifosi. Uno che è stato pure calciatore. Ma che, a proposito di pallone giocato, a Francesco Totti non avrebbe potuto nemmeno lustrargli le scarpe. Ecco perchè, capita l’antifona, il capitano se ne andrà.