Giù le mani dal “compagno” Leopardi… Idiozie social sul flash mob di FdI dedicato all’Infinito (video)
Recanati è uno dei Comuni chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco. I due sfidanti sono Antonio Bravi per il centrosinistra e Simone Simonacci per il centrodestra.
Giorgia Meloni si è recata nella città natale di Giacomo Leopardi venerdì 7 giugno e ha improvvisato con i suoi sostenitori un flash mob davanti a Palazzo Leopardi. Ha recitato il celebre sonetto L’Infinito, i cui 200 anni sono stati oggetto di festeggiamenti in tutta Italia. Meloni ha poi illustrato lo striscione di FdI, che recava proprio un verso del poeta, tratto dalla canzone patriottica All’Italia: “Dammi, o ciel che sia foco agl’italici petti il sangue mio”.
Il video è stato postato su Fb ed ha ricevuto una valanga di commenti. Moltissimi quelli che non hanno gradito, come se Leopardi non fosse patrimonio di tutti ma solo della sinistra, magari fondando questa illusione sul celebre saggio di Cesare Luporini “Leopardi progressivo“, basato sulla poesia La Ginestra, contenente il celebre verso sulle “magnifiche sorti e progressive” dell’umanità.
Già, ma chi decide quale siano i versi più significativi di un Poeta grande come Leopardi? E perché ignorare i diretti rapporti tra il suo pensiero e quello di due illustri pensatori della crisi come Nietzsche e Schopenauer, che ricollocherebbero l’autore dei Canti in un terreno ideale non certo confinante con le tesi progressiste?
Tra i commenti più ingenuamente sciocchi quelli di chi invita la Meloni a tenersi D’Annunzio evitando appropriazioni indebite di Giacomo Leopardi, come se D’Annunzio non fosse a sua volta più che rappresentativo personaggio della storia della nostra letteratura. Ma anche quelli di chi nega che Leopardi potesse essere un sovranista visto che voleva andarsene da Recanati (sic!). Sottigliezze, si dirà, che i social non possono e non vogliono cogliere. Un vero peccato, soprattutto per l’autore de L’Infinito.