«Giù le tasse o lascio»: Salvini minaccia. Il M5S si agita: «Cerchi la crisi?»

21 Giu 2019 14:43 - di Sveva Ferri

Anche nelle ore in cui si gioca la difficilissima partita europea, il governo giallo-verde mostra tutte le sue debolezze. E lo fa con un fuoco incrociato di dichiarazioni a mezzo stampa, che, da una parte e dall’altra, sembrano tutte voler preparare il terreno all’inevitabile divorzio. O, meglio, alle giustificazioni di fronte agli elettori che lo seguiranno. «Dal viaggio negli Stati Uniti ho portato una convinzione fortissima: all’Italia serve una riforma fiscale coraggiosa. E quindi il mio dovere è farla. Se non me la dovessero far fare, io saluto e me ne vado», ha detto Matteo Salvini nel corso di un colloquio con il Corriere della Sera.

Salvini contro Di Battista: «Un chiacchierone»

Poi ci sono stati gli avvertimenti sui rapporti con Bruxelles. Parlando della necessità di reperire 10 miliardi per il taglio delle tasse, il vicepremier ha avvertito che «il futuro, dei nostri figli e dell’Italia, viene prima dei vincoli decisi chissà dove». Parlando dei conti pubblici, «basta gabbie sugli anni futuri, basta con lo strozzare la crescita possibile». Infine, la solita rassicurazione sulla volontà di mandare avanti il governo. Corredata, però, da una stoccata ad Alessandro Di Battista, che lo ha accusato di voler far cadere il governo: «Il fatto che io oggi sia qui, al lavoro, è la migliore risposta ai chiacchieroni come Di Battista». «Lui – ha sottolineato Salvini – va a spasso e noi siamo sul pezzo. Adesso stiamo organizzando per luglio gli Stati generali dell’economia a cui inviteremo tutti: imprese, sindacati, associazioni. Noi questo facciamo: lavoriamo. Altri… Vabbè».

La replica M5S: «Se vuole far saltare tutto, lo dica»

Le parole del vicepremier, però, non sono piaciute alla controparte grillina, che ne ha colto la minaccia esplicita. Una conferma di quell’idea per cui cercherebbe «una scusa per far cadere il governo». «La Lega e Matteo Salvini se la prendano con i banchieri e i burocrati di Bruxelles invece di minacciare sempre il governo. La Lega non è all’opposizione, ma al governo come noi, quindi se servono 10 miliardi tracci la strada per trovarli invece di scaricare la colpa sugli altri. Salvini non può sempre dire è colpa degli altri. Così è troppo facile», hanno commentato “fonti” del M5s, lasciando trapelare un certo nervosismo. «Se si cerca una scusa per far saltare tutto e riportare in Italia un governo tecnico la Lega lo dica chiaramente agli italiani, con tutte le conseguenze del caso», hanno concluso.

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