Forza Italia, tutti contro il cerchio magico. Appello a Berlusconi: «Attento a chi ti circonda»
Cresce l’esercito azzurro che si schiera contro il cerchio magico. Il dibattito in Forza Italia è sempre più teso. Non ci sono solo i botta e risposta al vetriolo. Tra Silvio Berlusconi e Giovanni Toti proseguono anche i contatti, benché indiretti. In vista della convention del 6 luglio del governatore ligure, si cerca di evitare la scissione. Anche se, ad oggi, resta lo scenario più probabile. All’interno della stessa Forza Italia, come rivelato più volte dallo stesso Toti, ci sono esponenti profondamente stufi del cerchio magico che stringe il Cav. Fioccano gli appelli al Cav, gli inviti a rompere quel cerchio.
“Caro Berlusoni, scegli i cavalli migliori”
«Ho detto al presidente che per dare un segnale di rilancio vanno azzerati tutti i dirigenti e schierati i cavalli migliori. Berlusconi deve capire che non deve ascoltare più chi gli ha dato fino ad ora consigli sbagliati…», ha raccontato, per esempio, Luigi Vitali, parlamentare azzurro pugliese, che nei giorni scorsi ha incontrato sia Toti, nel corso di una riunione con i “suoi” alla Regione, sia Berlusconi, che lo ha ricevuto a Palazzo Grazioli.
«Toti non è contro il Cav ma…»
«Berlusconi è FI, nessuno lo mette in dubbio, così come nessuno mette in dubbio la sua leadership. Ma – ha spiegato Vitali all’agenzia di stampa Adnkronos – deve rendere il partito scalabile secondo la meritocrazia, altrimenti non si va da nessuna parte…». «Fino all’ultimo -ha assicurato l’esponente azzurro – cercherò di mediare e di convincere il presidente che il progetto di Toti non è contro di lui, ma contro chi si nasconde dietro di lui facendo scelte disastrose e con risultati ancora peggiori…». «Quando Toti dice a Berlusconi che non deve fare le primarie, lo fa perché gli rende onore, perché una persona del suo spessore e con la sua storia non può certo mettersi in discussione con chi è molto al di sotto di lui… Non lo ha offeso, ma esaltato», ha chiosato l’ex sottosegretario alla Giustizia.
«FI vince solo se sta con Lega e FdI»
«Io – ha raccontato Vitali – sono stato molto schietto con lui: se ci sei e decidi ancora tu, io resto con FI, ma se a decidere sono persone che non stimo, perché sul campo hanno dimostrato di non sapere essere all’altezza del ruolo al quale sono stati chiamati, a me non sta bene… Io faccio la mia battaglia all’interno, perché sono leale e stimo il presidente Berlusconi e proprio per questo gli dico la verità a differenza di altri». «Noi vinciamo solo se andiamo insieme a Lega e FdI», ha avvertito Vitali, sottolineando che «per correre insieme ci vuole la volontà di tutti, e in molti casi, dati alla mano, Salvini e Meloni hanno vinto a prescindere da FI». Berlusconi avrebbe promesso a Vitali che rifletterà su quanto gli ha consigliato e la prossima settimana vedrà i gruppi di Camera e Senato per fare un nuovo punto della situazione. In quell’occasione, Vitali ha assicurato che ribadirà tutte le sue perplessità sulla linea del partito.