I rifiuti del Lazio nel mirino della Dda, ma Zingaretti tace. Lega: «Basta omertà» (video)
Continua a tacere, Nicola Zingaretti, sul caso della Sep srl, la Società Ecologica Pontina, finita al centro di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia. Le indagini si concentrano sullo sversamento illecito di migliaia di tonnellate di rifiuti in diverse aree del Lazio, dalla campagna romana a quella pontina. La Dda procede per traffico illecito e abbandono di rifiuti, discarica abusiva, intralcio dell’attività di vigilanza e falso ideologico. Ma la questione non sembra interessare il governatore della Regione, che è stato sollecitato più volte – senza esito – a prendere una posizione.
Tripodi contro «l’omertà» di Zingaretti & co
«Nicola Zingaretti è muto sull’indagine coordinata dalla Dda, da cui emergono elementi gravissimi», ha denunciato il capogruppo regionale della Lega, Orlando Angelo Tripodi. Proprio della Sep Tripodi si è a lungo occupato nella sua attività politica e istituzionale. Prima ancora dell’inchiesta della Dda, infatti, la società era finita al centro di numerose interrogazioni dell’esponente leghista, il quale chiedeva un intervento contro i miasmi che si sollevavano dagli impianti. «Richiesi anche un’audizione nella commissione competente, ma non si presentarono né i rappresentati della giunta né quelli della Direzione regionale del Ciclo dei rifiuti a differenza dell’Arpa», ha ricordato, invocando un «calcio a omertà e illegalità».
La «follia» dell’ampliamento della Sep
Lo stesso Tripodi si era anche opposto all’ampliamento della Sep. L’impianto era stato posto sotto sequestro due anni fa, nell’ambito di un’inchiesta iniziata nel 2014. Il capogruppo della Lega ne parlò come di «una follia». «Questo è il risultato della mancata pianificazione della Regione Lazio, che non sa dove destinare i rifiuti», rilevava all’inizio di quest’anno Tripodi, chiedendo anche in quell’occasione che Zingaretti battesse un colpo mai arrivato.
Il Pd ha abbandonato cittadini e comitati
In questi giorni di richieste di una presa di posizione politica sull’inchiesta Tripodi lo ha ricordato: «La Regione Lazio aumentò persino il quantitativo giornaliero (da conferire alla Sep, ndr): da 200 a 250 tonnellate di rifiuti non pericolosi». Tripodi quindi punta l’indice contro «una politica silente, come gran parte del Pd e dei suoi sindaci, che ha abbandonato per anni i cittadini e i comitati». Con una grave responsabilità: «Il serio rischio – ha spiegato – è che, tramite le falde acquifere, questo materiale possa aver inquinato le coltivazioni».
#SEP: #ZINGARETTI MUTO SU BLITZ, LEGA ATTACCA SU INQUINAMENTO A RAI 3#NicolaZingaretti è muto sull'indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, da cui emergono elementi gravissimi: traffico illecito e abbandono di #RIFIUTI, discarica abusiva, intralcio all'attività di vigilanza e controllo ambientale, falso ideologico. ANZI LA REGIONE LAZIO AUMENTÒ PERSINO IL QUANTITATIVO GIORNALIERO: DA 200 A 250 TONNELLATE DI RIFIUTI NON PERICOLOSI.Il serio rischio è che, tramite le falde acquifere, questo materiale possa aver inquinato le coltivazioni. Una politica silente, come gran parte del PD e dei suoi sindaci, che ha abbandonato per anni i #CITTADINI E I #COMITATI!UN CALCIO ALL'#OMERTÀ E ALL'#ILLEGALITÀ!Zingaretti stai sereno: TORNEREMO ALLA CARICA!LA LEGA NON MOLLA SU #RESPONSABILITÀ!#LegaSalvini Matteo Salvini Tripodi Orlando Angelo
Pubblicato da Angelo Tripodi su Martedì 18 giugno 2019