Il tumore “uccide” anche la famiglia: la ricerca di un centro d’eccellenza
Il tumore “uccide” non solo chi è malato. Quando una donna si ammala con lei cade in uno stato di profonda prostrazione anche tutta la famiglia. «Troppo spesso inizia un’odissea, in segreto, in cerca del centro migliore o di una second opinion, i familiari si informano di nascosto o col passaparola. E questo non è giusto». A dirlo all’Adnkronos Salute è Marina Chiara Garassino, responsabile della Struttura semplice di oncologia medica toraco polmonare presso la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e presidente di Women for Oncology (Wfo), che lancia un appello alle istituzioni per “la presa in carico delle famiglie”, in vista dell’incontro “Donne che curano…la famiglia”, in programma il 17 giugno alla Sala della Regina di Montecitorio, a Roma.