Immigrati-vigilantes in spiaggia per fermare ladri e vù cumprà. L’idea funziona
«Facciamo lavorare tre stranieri integrati e incensurati, perfettamente in regola. Nessuno ci può accusare di discriminazione, facciamo solo rispettare le regole». Il sindaco di Varazze, paesino costiero della Liguria, in provincia di Savona, è un ex Pd convertitosi a una lista civica di centrodestra, si chiama Alessandro Bozzano e ha deciso di applicare nel modo più originale un progetto del ministero degli Interni, con l’affidamento del servizio di controllo della spiagge a una ditta privata che a sua volta ha incaricato tre immigrati regolari e regolarmente assunti. I quali, come lavoro, sorvegliano che le spiagge non siano in ostaggio di altri immigrati irregolari, venditori abusivi, vù cumprà ma anche eventuali malintenzionati. Si tratta di tre cittadini africani, due senegalesi ed un marocchino gestiti dalla società Mas Security & Investigation di Savona. Secondo gli ideatori del servizio questo arà anche un modo per non essere tacciati di razzismo e aiuteranno la comunicazione.
Spiagge sicure, un progetto finanziato dal Viminale
Uno dei tre, il marocchino Nabil El Kamili, commenta sui giornali così la notizia: «Sulla spiaggia varazzina faremo semplicemente rispettare la legge. Stiamo svolgendo un lavoro onesto e inviteremo i nostri connazionali a fare altrettanto». La proposta è stata finanziata dal Viminale con i fondi arrivati dal ministero dell’Interno per il progetto Spiagge Sicure. «Noi siamo qui per lavorare seriamente e portare anche qualcosa a chi ci ospita. Però è arrivata tanta gente che non vuole fare niente: quelli se ne devono andare», racconta uno dei tre, in una spiaggia multietnica ma anche multi-ordinata.