In un paese di ignoranti per una svista si va alla gogna. È capitato a Savona (colpa di Socrate)
Grandi risate con girandole di prese in giro per il professor Paolo Savona oggi sui social. Il presidente della Consob infatti, nel suo discorso ai mercati finanziari, ha parlato dei pregiudizi che distorcono la realtà italiana citando il famoso “mito della caverna” descritto da Socrate nei Dialoghi di Platone.
Savona ha però citato la “caverna di Socrate”, dove “le luci fioche della conoscenza che in essa penetrano proiettano un’immagine distorta della realtà”. Leggendo il testo però si è corretto, citando la caverna di Socrate “o di Platone, se volete”. Tanto è bastato per dare il via a una serie di tweet ironici sul presidente della Consob come se fosse l’ultimo degli ignoranti. Circostanza che, in un paese come l’Italia – penultimo in Italia per numero di laureati – è già di per sé bizzarra. Senza contare che si dimentica che nel precedente governo c’era un ministro della Pubblica istruzione che scriveva lettere ai giornali con strafalcioni grammaticali tipo “più migliori”. Per non parlare delle gaffe del premier Renzi, corretto in tv da Mentana sulle sue scorrette citazioni in latino.
In sintesi, la svista è sempre dietro l’angolo, e per tutti, a cominciare dai maestrini che imperversano sulla rete.
“…..penultimi per numero di laureati…..”
Non solo poiché abbiamo una massa informe di analfabeti funzionali. Magari la gran parte degli italiani avessero la cultura enciclopedica del Professor Savona.