Intervista con Lollobrigida: “Anche i ballottaggi dicono stop al governo”
La Lega prenda atto che gli elettori, anche dopo i ballottaggi, vogliono il centrodestra al governo. Soprattutto se rinnovato come vuole Fratelli d’Italia. È il capogruppo alla Camera del partito della Meloni, Francesco Lollobrigida, a ribadirlo in questa intervista al Secolo. E sui minibot invita ancora Salvini a richiamare Tria “nel nome della sovranità”. Comunque, dice Lollobrigida, il governo “sarà seriamente messo alla prova con la manovra d’autunno e con il rischio dell’aumento dell’Iva che incombe sugli italiani”.
Un centrodestra rinnovato
I ballottaggi segnano un buon risultato per il centrodestra…
Nei capoluoghi chiamati al voto per il rinnovo dei sindaci, il centrodestra guidava 5 comuni. Ora ne ha conquistati 12 e Fratelli d’Italia esprime sindaci in città importanti come Ascoli Piceno, in città simbolo come Castelvolturno e in storiche roccaforti della sinistra come Piombino e Ciampino.
Il centrosinistra perde ancora, i Cinquestelle vengono sbaragliati ovunque mentre i risultati di Fratelli d’Italia e Lega, ribadendo il dato incontrovertibile delle europee, confermano che il centrodestra vince quando è rinnovato e a trazione Lega-Fdi. E’ un segnale molto chiaro: gli elettori vogliono il centrodestra al governo. Gli alleati del Movimento 5 Stelle ne prendano atto.
Nel dibattito politico ci sono i Minibot. Com’è possibile che il Parlamento dica sì alla mozione e poi se ne penta? È serio tutto questo?
No che non è serio. Senza entrare troppo nel merito della questione, che sicuramente necessita di un supplemento di riflessione, facciamo notare che la settimana scorsa la Camera ha approvato all’unanimità una mozione parlamentare sul pagamento dei debiti commerciali della Pubblica Amministrazione.
All’interno della mozione si citava in un breve passaggio la possibilità di creare ‘strumenti quali titoli di Stato di piccolo taglio’. Trovo ridicolo che oggi alcuni esponenti dei partiti che hanno votato quell’atto, forse richiamati all’ordine da fuoriconfine, si dichiarino contrari. E assurdo è che lo faccia il ministro Tria, sfacciatamente in barba al voto sovrano degli eletti dal popolo.
Per quanto ci riguarda, o si trovano i soldi per saldare questi debiti o è meglio iniziare a valutare i Minibot perché così ha deciso il Parlamento Italiano. La Lega difenda la sovranità nazionale e richiami il ministro a cui ha affidato i destini dell’economia nazionale. Sovranisti lo si è dimostrandosi tali in queste occasioni.
Il governo rischia con la manovra
Quando pensi possa cadere il governo giallo verde?
Sono tanti i dossier sui quali le due forze di maggioranza sono in disaccordo. Stanno venendo al pettine i nodi di una alleanza innaturale tra partiti diametralmente opposti, già nella campagna elettorale per le europee il governo ha seriamente rischiato di cadere.
Adesso ci stanno raccontando di aver ricucito lo strappo, ma lo strappo è stato violento. Dalla cacciata dell’ex sottosegretario Siri alle dimissioni del viceministro Rixi, dal regionalismo differenziato al Tav, dalla cannabis al braccio di ferro con l’Europa fino appunto ai minibot, questo governo è diventato una polveriera.
Una cosa comunque è certa: se il governo durerà, sarà seriamente messo alla prova con la manovra d’autunno e con il rischio dell’aumento dell’Iva che incombe sugli italiani. Questo governo non è capace di tutelare i cittadini e in particolare si è accanito contro il tessuto produttivo della Nazione: gli imprenditori, i liberi professionisti, i commercianti. Prima finisce questa esperienza di governo e meglio è per tutti.
C’è una legge che vorresti vedere approvata?
Abbiamo depositato diverse proposte di legge di buonsenso, utili alla Nazione e alle famiglie italiane. Da quelle economiche che proponevano l’introduzione della flat tax incrementale a quelle sulle politiche attive per la famiglia e la natalità. E ancora quelle sulla sicurezza e il blocco navale europeo per impedire le morti in mare e scongiurare una nuova invasione di immigrati clandestini.
Se proprio dovessi indicarne una, certamente una riforma a cui tutti i parlamentari di Fratelli d’Italia tengono in particolar modo è l’elezione diretta del Capo dello Stato.
Abbiamo lanciato anche una nuova petizione online attraverso il sito web del partito per raccogliere le firme e portare all’attenzione di tutti in Parlamento una esigenza non più rinviabile per la Nazione.
Vogliamo un’Italia che torni a essere forte e protagonista a tutti i livelli e in ogni assise. Siamo uno Stato, e quindi un popolo, ormai sufficientemente maturo per poter avviare un percorso politico e istituzionale che conduca al presidenzialismo. È una riforma coraggiosa e impegnativa, ma non smetteremo di portarla avanti finché non riusciremo a realizzarla.