La capitana della Sea Watch sfida Salvini: «È ridicolo, io farò arrivare la nave a Lampedusa»

25 Giu 2019 10:30 - di Lucio Meo

«Io voglio entrare. Entro nelle acque italiane e li porto in salvo a Lampedusa. Sto aspettando cosa dirà la Corte europea dei diritti dell’uomo. Poi non avrò altra scelta che sbarcarli lì». Così in un’intervista rilasciata a la Repubblica Carola Rackete, la 31enne comandante tedesca della nave Sea Watch 3, sfida Salvini e lancia l’allarme sulle condizioni dei migranti ospitati a bordo. «So che c’è il rischio di essere multata e che la nave verrà sequestrata, ma io sono responsabile delle 42 persone che ho recuperato in mare e che non ce la fanno più – prosegue la capitana – La loro vita viene prima di qualsiasi gioco politico o incriminazione. Non bisognava arrivare a questo punto». Secondo la capitana, “i migranti a bordo sono disperati. Qualcuno minaccia lo sciopero della fame, altri dicono di volersi buttare in mare o tagliarsi la pelle – racconta Rackete – Non ce la fanno più, si sentono in prigione. L’Italia mi costringe a tenerli ammassati sul ponte, con appena tre metri quadrati di spazio a testa. Ci sono anche tre minorenni, ragazzi di 11, 16 e 17 anni. Non stanno male, ma in Libia hanno subito abusi. Il 14 giugno ho fatto richiesta al Tribunale dei minorenni di Palermo perché prendesse in carico il loro caso. Non mi
ha risposto nessuno”.
“Secondo Salvini dovremmo andare in Olanda? È ridicolo, bisognerebbe circumnavigare l’Europa!“, sottolinea la comandante della Sea Watch, “Oltretutto anche l’Olanda non collabora, Malta ha negato l’autorizzazione e la Tunisia non ha una normativa che tuteli i rifugiati” aggiunge Rackete. “Come sono finita nel Mediterraneo a salvare i migranti? La mia vita è stata facile, ho potuto frequentare 3 università, a 23 anni mi sono laureata. Sono bianca, tedesca, nata in un Paese ricco e con il passaporto giusto. Quando me ne sono resa conto, ho sentito un obbligo morale di aiutare chi non aveva le mie stesse opportunità”, conclude Rackete.

Commenti

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  • ALESSANDRO LEPRI 25 Giugno 2019

    E’ un atto di guerra quello che la troia merkeliana sta facendo. Per cui si risponde con un atto di guerra.

  • ALESSANDRO LEPRI 25 Giugno 2019

    Cosa aspettate a silurare la nave? L’Italia non ha la Marina Militare? E allora forza silurate!