La capitana rischia fino a 12 anni di carcere. Ecco le pesanti accuse
Ora rischia grosso. La capitana della Sea Watch, Carola Rackete quando ha forzato il blocco per attraccare nel porto di Lampedusa, ha rischiato di “schiacciare” una motovedetta della Guardia di Finanza tra il molo e la nave. Per fortuna la manovra fuorilegge della comandante non ha avuto conseguenze sugli uomini delle fiamme gialle a bordo della motovedetta. Ma di certo questa mossa avrà conseguenze pesantissime. Matteo Salvini non ha esitato a definirla “criminale”. Tra i reati contestati alla capitana ci sono quelli di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, resistenza alle navi da guerra e anche tentato naufragio. Proprio questo reato è quello che potrebbe inguaiare di più la Rackete: la pena prevista va dai 5 ai 12 anni. «Le ragioni umanitarie non possono giustificare atti di inammissibile violenza nei confronti di chi in divisa lavora in mare per la sicurezza di tutti», ha detto il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio.
Sea Watch, ecco la manovra della capitana
Come ricostruisce il Giornale, quando la nave ha forzato il blocco di fatto una motovedetta della Gdf è rimasta a presidiare il molo facendo la spola tra le due estremità del punto di attracco proprio per evitare l’ingresso in porto della Sea Watch. La capitana ha ignorato questo movimento e ha puntato il molo. La motovedetta in questo modo è rimasta schiacciata vicino alla banchina. «Addosso a noi è arrivato un bestione da 600 tonellate. Abbiamo rischiato di morire. Da parte della Sea Watch una manovra criminale, noi siamo stati schiacciati sulla banchina», fanno sapere le fiamme gialle all’Adnkronos. E così adesso si apre un nuovo capitolo. La capitana è stata arrestata e dovrà affrontare tutte le conseguenze del suo gesto. Matteo salvini ha pubblicato la foto dell’arresto.