L’affondo di Berlusconi: «Il leader di Forza Italia sono io, spetta a me decidere»
Ha rivendicato la sua leadership. E ha mandato un messaggio preciso a chi pensa di fare a modo suo. Ha frenato sulle primarie, Ha rinviato tutto al Congresso nazionale che si terrà entro dicembre. Prima del tavolo delle regole Silvio Berlusconi ha riunito a Palazzo Grazioli i vertici di Forza Italia. C’erano i coordinatori nazionali Carfagna e Toti, i coordinatori regionali, i responsabili di Dipartimento. Assente solo Antonio Tajani, perché, ha spiegato il Cav, impegnato a Bruxelles per un vertice sulle nomine.
Berlusconi sul coinvolgimento di elettori e militanti
Berlusconi ha ribadito ancora una volta che lui è e resta saldamente alla guida del partito. Con una nota, senza mai citare direttamente le primarie, ha chiarito che ogni decisione sul coinvolgimento di elettori e militanti eventuali spetterà al Congresso nazionale. Lì «si definiranno i criteri per un più diretto coinvolgimento di militanti ed elettori». Forza Italia va resa più pronta e capace di intercettare nuovamente il consenso dell’elettorato. Bisogna «rispondere all’esigenza di rinnovamento da molti avvertita».
Seniores a Toti, juniores alla Carfagna
Bisogna coinvolgere di più giovani e veterani azzurri, ha aggiunto Silvio Berlusconi. È necessario riorganizzare il gruppo degli juniores, affidandolo a Mara Carfagna, e quello dei seniores, assegnato a Giovanni Toti. «Vorrei. ha detto il Cav ai coordinatori regionali – che metteste in atto una supervisione nei territori. Dobbiamo mobilitare e mettere in campo nuove iniziative».
“Siamo la parte migliore del Paese”
«La nostra è una sfida ricca di prospettive», ha poi detto Berlusconi. «Forza Italia rappresenta la parte migliore del centrodestra e del Paese. Raccoglie l’eredità delle più illustri tradizioni politica italiane ed europee, quella liberale, quella cattolica, quella riformatrice e quella garantista. Forza Italia rappresenta i ceti produttivi, l’impresa, i lavoratori, il ceto medio». In sostanza, tutti coloro che alla politica chiedono serietà e competenza».
L’attacco al governo: tra i peggiori della storia
«Dobbiamo opporci con fermezza ad uno dei peggiori governi della storia italiana», ha aggiunto Berlusconi. «Dobbiamo batterci contro l’oppressione giudiziaria, contro l’oppressione fiscale, contro l’oppressione burocratica. Ci vuole un centrodestra unito e omogeneo, nel quale le nostre idee, i nostri valori, i nostri programmi soìiano fondamentali. Solo il centrodestra può ottenere la maggioranza nelle elezioni e dare all’Italia un governo capace di governare».