L’Autorità dei Trasporti e gli extra-ricavi che si tramutano in riduzione delle tariffe
Riceviamo da Sante Perticaro e volentieri pubblichiamo
Caro direttore,
l’autorità dei Trasporti, un soggetto di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e assolutamente indipendente dalla politica (la cui filosofia generale è stata perfezionata negli anni ’90), ha proposto al governo -contrariamente alle attese delle Società Autostradali- di tradurre gli extra-ricavi dovuti al maggior traffico transitante in una riduzione delle tariffe praticate all’utenza.
Ciò significherà, quantomeno, che il temuto aumento dei prezzi (che sono, in Italia, ben al di sotto di quelli che vengono praticati nella media europea) non dovrebbero proprio scattare, per quest’anno. Almeno.
Qui da noi sia le auto che i camion pagano delle cifre inferiori a quelle europee perché le Società Autostradali sono state messe “al guinzaglio” dal Parlamento oltre 20 anni fa. Per il tramite di Autorità Indipendenti che vigilano su tutti i servizi pubblici (es. energia, concorrenza, comunicazioni etc.). Esse, svolta istruttoria sulle proposte, possono ipotizzare ai Ministeri i comportamenti da assumere in materia tariffaria e per la qualità dei servizi resi.
Il tutto dovrebbe essere accompagnato da un articolato meccanismo di penalità/premi per la qualità del servizio reso.
Questa importante ed efficace azione istruttoria svolta per il governo (a cui pure spetterà la scelta finale) non può che essere il logico derivato per le troppe polemiche che si erano aperte a seguito dei rincari proposti incautamente dalle Società dopo il crollo del ponte Morandi di Genova.
Il governo del cambiamento è stato, in tal modo, posto con le spalle al muro: se non altro per aver troppo frettolosamente indicato come “ladroni, il male assoluto” la classe politica di quel tempo (anni ’90), che si è preoccupata ed è stata pure accorta nel costruire un sistema di ricerca, per il controllo e la difesa del consumatore.