Le femministe si riuniscono per vedere la partita. E le ragazze mondiali perdono… (video)
L’appuntamento se lo sono dato alla Casa internazionale delle donne, a Roma, in via San Francesco di Sales, roccaforte delle femministe, ingresso rigorosamente vietato ai maschi.
L’intento era quello di tifare la nazionale femminile azzurra contro l’Olanda, di supportare le splendide atlete che hanno fatto sognare tutta la nazione con la loro performance ai Mondiali di Francia. Tra fette di cocomero e sospiri di apprensione per Carola Rackete, le femministe hanno fatto dunque il loro tifo ideologico.
E’ andata male, come sappiamo. Resta, da parte del femminismo vecchio e nuovo, il tentativo di fare delle ragazze mondiali l’emblema e la bandiera di una nuova crociata anti-fallocratica. Come se le ragazze mondiali non giocassero per amore di uno sport ma per contendere ai maschi un predominio sul terreno calcistico.
Una stupidaggine che certo non giova all’immagine delle azzurre. In tal senso, nelle scorse settimane, avevamo già assistito al finto tifo davanti alla tv di Laura Boldrini, improvvisamente convertita alla fede calcistica. Per non parlare dei tweet di Monica Cirinnà in cui si esaltava un presunto bacio lesbico che invece non era un’effusione arcobaleno ma un bacio tra la centrocampista Aurora Galli e la sorella.
Si è letto anche di improvvidi accostamenti tra le atlete azzurre e l’atto di disobbedienza della capitana della Sea Watch. Speculazioni ideologiche, appunto, che non tengono conto di un fatto ovvio: la varietà dei tipi femminili, delle loro scelte, la loro creatività, non si è mai lasciata incasellare in schemi scritti a tavolino. Perciò, lasciate stare: è una missione impossibile, una battaglia persa in partenza.
Una ulteriore prova, se ce ne fosse ancora bisogno, che le nostre femministe spuntate fuori dalle sinistre, portano sfiga!
Si sa che quelli di sinistra portano sfiga!