Le offre droga, la porta in un luogo appartato e quando è stordita la stupra: arrestato un nigeriano

4 Giu 2019 13:41 - di Redazione

Illustri, drammatici precedenti, hanno dimostrato come appartarsi con un pusher extracomunitario per sotrdirsi di droga può finire in tragedia. Che è quanto sperimentato in prima persona da una 18enne di Belluno che a Treviso, annebbiata forse dalla marijuana, è stata brutalmente violentata da un 27enne nigeriano.

Procura la droga a una 18enne e quando è stordita la violenta: in manette un nigeriano

Indifesa due volte: per essere una ragazzina e per essere stordita dalla droga, la 18enne ha subito l’abuso inferto dall’extracomunitario senza pietà. Tutto si sarebbe consumato nelle vicinanze della stazione ferroviaria dove il nigeriano, da quanto si apprende sul sito de Il Giornale che alla vicenda dedica ampio spazio, residente a Carbonera (Treviso), ha avvicinato quella che aveva deciso sarebbe diventata la sua preda da soggiogare. E così, dopo averle proposto di consumare insieme degli stupefacenti, lo straniero è riuscito ad allontanarsi insieme alla ragazzina conducendola in un luogo appartato dove poi sarebbe avvenuta la violenza sessuale. Poi, come riferisce il quotidiano milanese diretto da Sallusti, «il giorno successivo, ancora sotto choc per quanto subìto, la giovane ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello, dove ha denunciato la violenza e ricevuto le cure del personale medico».

I medici che soccorrono la vittima confermano: gli esami clinici indicano uno stupro

«Gli esami clinici ai quali è stata sottoposta avrebbero confermato lo stupro». Un’accusa formalizzata poco dopo l’uscita dal nosocomio nella caserma della compagnia di Treviso, che hanno raccolto la denuncia della ragazza e fatto partire le indagini del caso che, sembrerebbe, puntano molto sulle immagini delle telecamere di video-sorveglianza presenti nelle zone interessate. Il nigeriano, quindi, è finito in manette con l’accusa di stupro e condotto di carcere di Santa Bona dove risulta rinchiuso al momento in attesa dell’udienza di convalida del fermo.

 

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