«Lega diarrea», Oliviero Toscani in delirio: per elogiare la capitana insulta tutti
Ai microfoni della Zanzara va in onda l’ultimo delirio firmato Oliviero Toscani, guru dell’accoglienza coatta che, elogiando come tutti i suoi kompagni di cordata buonista la Capitana della Sea Watch, inveiisce con virulenza verbale contro il ministro dell’Interno, anzi: forse è più interessare a svillaneggiare il leader del Carroccio che a complimentarsi con la figlia di papà al timone della nave a largo di Lampedusa dopo aver illegittimamente varcato i confini delle acque territoriali e portabandiera del traffico di esseri umani sulla cui pelle, per la sinistra e i cantori dell’accoglienza, è anche legittimo strafare: purché le Ong la facciano da padrone ovunque, anche nelle zone non di competenza né olandese (visto che il vascello pirata con a bordo i 40 migranti batte bandiera olandese), né tedesca (visto che la Ong di riferimento dell’imbarcazione è tedesca)…
Oliviero Toscani in delirio: alla “Zanzara” elogia la Capitana della Sea Watch…
E così, tra un plauso a Carola Rackete e una perorazione radiofonica a favore di equipaggio e passeggeri a bordo della Sea Watch, Toscani trova modo e tempo – (sulle argomentazioni sorvoliamo: tanto sono sempre le stesse, stanche, logore elucubrazioni di quella sinistra col Rolex che predica bene e razzola male) – di spargere veleno sul titolare del Viminale a suon di insulti inaccettabili. E tra un pistolotto retorico che gronda filosofia radical chic– «Dove ci sono migranti c’è ricchezza e civiltà, chiudere le frontiere è da cretini» – e un monito stile “Cassandra dei noantri” – «Non vorrei essere suo figlio proprio. Non lo invidio proprio, pensa uno che passerà alla storia così» –, infila un «cretino» prima, e un «mentecatto» a stretto giro – «Chi non lascia entrare la barca passerà veramente alla storia come un mentecatto» – con buona pace di buon senso, buon gusto, rispetto per le idee altrui e, soprattutto, dei rappresentanti istituzionali scelti a suon di plebisciti dagli elettori.
E insulta Salvini, la Lega e gli elettori di centrodestra che non la pensano come lui
Non solo: non contento Toscani – un habitué dell’offesa feroce e dell’insulto in tasca – come riferisce il sito de Il Giornale, nel chiedere lo sbarco dei migranti dalla Sea Watch, commenta: «Questo – aggiunge – non è un paese normale. Un paese che fa una roba così non è normale. Quando c’è una nave con su disperati, gente che viene dal mare, esistono delle regole umanitarie che vanno al di là…». E giù, non ancora pago, con esternazioni al vetriolo indirizzate tutte contro Salvini che, a detta del pubblicitario, non avrebbe «nessun talento. Se non quello per rompere i coglioni. E poi la Lega non è un partito – aggiunge e conclude delirante – ma diarrea». E lo schiaffo che si voleva piazzato al leader leghista arriva dritto anche in faccia a tutti quei milioni di italiani che, votando centrodestra e Lega, non la pensano come lui sui migranti, e lo hanno dimostrato ancora una volta alle urne, dove hanno scelto democraticamente di sconfessare la sinistra e i suoi aedi…
Insulta gli elettori del centrodestra? E che altro può fare, o dire, un residuo di cloaca. Probabile si sia inca***to per la sparata di Di Maio sulle autostrade, da qui la puzza di cacca e vomito che si sente anche via internet.