Lo juventino Rocco Commisso si compra la Fiorentina. Finisce l’era dei Della Valle
Rocco Commisso si compra la Fiorentina dei Della Valle. Il magnate calabro americano, tifosissimo della Juve, sbarca in Italia e, dopo aver fallito l’anno scorso l’acquisto del Milan, si compra la Viola. Il closing, come masticano quelli che sanno, è già bello che concluso e ha fatto contente entrambe le parti: la famiglia degli scarpari marchigiani, tutti colletti al vento e foulard a pois, che si tolgono dalle scatole e a buon prezzo (oltre 170 milioni!) una rogna che “mai una soddisfazione che sia stata una!”; il miliardario americano nato a Marina di Gioiosa Jonica, accreditato di un patrimonio personale di quasi 5 miliardi di dollari, che da adesso siederà nel salotto buono del calcio italiano togliendosi lo sfizio impagabile di un ritorno da vincente nella terra che lo costrinse ad emigrare da bambino. I Della Valle, nel loro stile, hanno cercato di far passare la vendita quasi come un sacrificio, un’ulteriore prova d’amore per una città che li ha cordialmente detestati: “Tra le varie offerte ricevute, abbiamo privilegiato non quella economicamente più vantaggiosa per noi, ma quella che riteniamo dia le maggiori garanzie di un solido ed appassionato futuro alla società, considerando la conoscenza e la competenza che Rocco Commisso ha già nel mondo del calcio” hanno cinquettato in una nota congiunta. Ma, di applausi e lacrime neppure l’ombra. Piuttosto, brindisi. Certo, ora per il calabro americano ci sarà da stemperare l’odio viscerale che i fiorentini (quasi tutti) nutrono per quella Juventus che lui invece adora e che è pronta a sottrargli il talento Federico Chiesa dopo essersi prima accaparrata Federico Bernardeschi. Al netto dell’acrimonia, però, trattasi solo di normali transazioni e relazioni calcistiche. Roba sempre accaduta che perciò non dovrebbe aver ricadute. Soprattutto se la campagna acquisti della Viola sarà adeguata. Perchè è sul versante della spesa che un qualche problema potrebbe averlo Commisso se non dovesse mettere subito mano al portafogli e rinforzare – a maggior ragione se va via Chiesa!- una formazione che quest’anno ha addirittura rischiato la retrocessione in B. La piazza di Firenze, esigente quanto fumantina, misurerà da subito il vero dal verosimile. A cominciare anche da quelle voci contraddittorie sulla salute della “Mediacom” del neo presidente. Alcuni report d’oltre oceano la danno in crisi, gravata di oltre 2, 3 miliardi di debiti. Roba da far tremare anche il più sognatore dei tifosi viola.