Lotta al cancro, scoperta la proteina dello sviluppo dei tumori solidi

13 Giu 2019 15:40 - di Redazione
cancro

Nuovo passo avanti nella lotta contro il cancro. Ricercatori della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa guidati dalla biologa molecolare Debora Angeloni hanno infatti scoperto un nuovo tassello utile a comprendere lo sviluppo dei tumori solidi, categoria che costituisce la parte maggiore di quelli che colpiscono gli esseri umani. Si tratta dei risultati di una ricerca di base che aggiungono un nuovo elemento alla possibilità di aggredire il tumore. Soltanto ulteriori e più approfonditi studi potranno verificare la possibilità di arrivare ad applicazioni terapeutiche. Lo studio che ha portato a questa scoperta, validata senza condurre test su animali, è stato pubblicato sulla rivista internazionale Biochimica et Biophysica Acta – Molecular Basis of Disease. Colpendo una proteina, peraltro già nota ai ricercatori italiani e detta Mical2, è possibile ”disabilitare” la risposta delle cellule verso un attore di crescita tumorale che si chiama Vegf (fattore di crescita dell’endotelio vascolare) e che rappresenta il principale bersaglio delle attuali terapie anti-angiogeniche, ovvero anti tumorali. Infatti, le cellule  cancerogene sono particolarmente resistenti e versatili: la capacità di indurre neo-angiogenesi, cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni verso il tumore, è – come lo definiscono i ricercatori – un «assodato segno distintivo» delle cellule tumorali. Anche se la dimostrazione per adesso è limitata all’ambito sperimentale, l’inattivazione della proteina Mical2 nelle cellule endoteliali (quel tipo di cellule che tappezza dall’interno i vasi sanguigni) ottiene di ridurre vitalità e prestazioni funzionali delle stesse, bloccando in prospettiva la capacità di formazione di nuovi vasi sanguigni associati ai tumori solidi (il processo cosiddetto di neo-angiogenesi), e dunque, lo sviluppo del tumore solido.

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