L’ultima di Scanzi: “Rita Pavone è una sovranista, non può parlare di musica rock”
Andrea Scanzi, ospite di Lilli Gruber, questa volta ha sparato a zero contro Rita Pavone. A Otto e mezzo su La7 si parla anche di tv e l’editorialista del Fatto quotidiano, come sottolinea anche TvBlog, non è tenero né con il direttore di Raidue Carlo Freccero (peraltro in quota M5s) né con la cantante che caratterizzò gli anni Sessanta: «Si è mitizzata tanto Raidue e ho profonda stima di Freccero, ha fatto splendide cose, però se un servizio pubblico che io pago festeggia i 50 anni raccontando Woodstock con Rita Pavone, mi aspetto che la prossima volta Che Guevara lo racconti Gasparri. Mi girano le scatole, lo pago anche io il canone. Che la Pavone in quanto sovranista racconti i 50 anni di Woodstock mi fa girare parecchio le scatole».
Otto e mezzo, la tesi di Scanzi
La tesi di Scanzi, anche a fronte di un Tg1 a trazione M5s con il direttore Giuseppe Carboni imposto dal Movimento, è particolare: «È la prima volta che un partito che stravince le elezioni non riesce a lottizzare la Rai, lo dico con gioia. È la prima volta che vedo una tv pubblica che parla male dei Cinque Stelle come faceva prima. O i Cinque Stelle sono cosi incapaci che non sanno lottizzare la Rai, o sono cosi antipatici ai giornalisti che non riescono a convincerli. Sfido chiunque con un minimo di onestà intellettuale a dire che la Rai di oggi sia grillina. Vedo Raiuno che tifa spudoratamente Lega, vedo Raidue che tifa spudoratamente Lega e Raitre che salvo rare eccezioni tifa spudoratamente Pd».