M5S, inizia il processo ai sottosegretari: ecco chi rischia la poltrona
Sono formalmente stati chiamati da Luigi Di Maio a riferire ai parlamentari M5S tutti i sottosegretari 5S che siedono al governo.
Dell'”audizione” – che avverrà lunedì e martedì dopo i lavori d’aula – sono stati avvertiti gli stessi sottosegretari con una lettera di Luigi Di Maio in cui si ricorda loro che «a seguito dell’ultima assemblea congiunta dei gruppi parlamentari M5S, è emersa l’opportunità e l’esigenza da parte dei parlamentari di un momento di riflessione e confronto tra sottosegretari e membri della commissiona permanenti di riferimento» che avverrà in settimana e durante il quale «ciascuno di voi si confronterà con le commissioni permanenti di riferimento che esprimeranno una valutazione sul vostro operato nel corso dell’ultimo anno».
Lettera di Luigi Di Maio ai sottosegretari
Il confronto, si legge ancora nella missiva, «avrà la durata di 40 minuti e sarà così articolato: nei primi venti minuti il sottosegretario interessato svolgerà un intervento illustrativo dell’operato svolto durante il suo mandato, che sarà registrato per la creazione di un archivio». Seguirà quindi «un dibattito di circa 20 minuti. Successivamente ogni parlamentare lascerà per ogni sottosegretario una valutazione anonima non vincolante, che poi verrà valutata con il massimo della riservatezza dai direttivi dei gruppi e da me come capo politico». La lettera è indirizzata anche ai ministri pentastellati, che con molta probabilità non saranno però ascoltati visto che le occasioni di confronto con i parlamentari sono state molto più frequenti.
Come si legge sul Messaggero si inizia con Maurizio Santangelo e Simone Valente. La mannaia potrebbe calare sugli esterni. Da Alessandra Pesce (Agricoltura) a Michele dall’Orco (Trasporti). In entrata è dato Emilio Carelli.