Marco Carta, il giudice non convalida l’arresto. Il cantante: non sono stato io a rubare
Il giudice di Milano non ha convalidato l’arresto di Marco Carta e non ha applicato nessuna misura cautelare. E’ quanto riferisce il suo avvocato Simone Ciro Giordano al termine del processo per direttissima che si è svolta in Tribunale a Milano, a porte chiuse, dopo l’arresto ieri per furto aggravato del 34enne alla Rinascente. “E’ stata chiarita la totale estraneità di Marco Carta. Lui è estraneo a qualsiasi addebito. Il fatto è attribuibile ad altri soggetti, lui è totalmente estraneo, è stato acclarato dal giudice. Marco è una bravissima persona”, spiega l’avvocato uscendo dall’aula.
Il cantante uscendo dall’aula del tribunale ha confermato: “Non sono stato io a rubare, per fortuna è andato tutto bene, sono felice di poterlo dire”. “Adesso vado a casa – ha aggiunto – sono un po’ scosso, le magliette non ce le ho io, l’hanno visto tutti”. A chi gli chiedeva allora chi le avesse rubate ha replicato: “Non mi va di dirlo, non faccio la spia”. Marco Carta era stato arrestato dalla polizia locale di Milano per furto aggravato insieme a una donna di 53 anni.
Il cantante resta indagato a piede libero per concorso nel furto delle magliette avvenuto alla Rinascente. La prossima udienza del processo per entrambi si terrà a settembre e i vigili urbani stanno acquisendo le immagini e i filmati per indagare su quanto avvenuto esattamente nel negozio. Le magliette sarebbero state nella borsa della donna che era con Carta nel negozio.
Contenta per Marco Carta e per la verità venuta a galla.