Marco Carta rischia di nuovo, la Procura: «Va arrestato». I nuovi sviluppi
Per Marco Carta non c’è pace. Ci sono nuovi sviluppi nella vicenda della Rinascente, quando fu bloccato dalla polizia locale mentre usciva con una donna il 31 maggio, per un furto di sei magliette dal valore complessivo di 1.200 euro. Alle magliette erano state staccate le etichette antitaccheggio. Il pm di Milano Nicola Rossato ha infatti firmato il ricorso in Cassazione contro la mancata convalida dell’arresto da parte del giudice Stefano Caramellino nei confronti del cantante.
Marco Carta e le decisioni del giudice
Dopo una notte ai domiciliari il giudice non aveva convalidato l’arresto del cantante, perché ad avere la refurtiva era la sua accompagnatrice, la 53enne Fabiana Muscas. Il giudice, nel suo provvedimento, aveva ritenuto «elementi di sospetto del tutto eterei, inconsistenti» e che la «versione degli imputati non è allo stato scalfita da alcun elemento probatorio contrario». Inoltre, nel provvedimento aveva parlato di «carenza di gravità indiziaria» per Marco Carta, e di un arresto che «non può ritenersi legittimo».
I due sono in attesa del processo per direttissima fissato per settembre. Marco Carta, alla presentazione del suo nuovo album Bagagli leggeri e del libro Libero di amare, è tornato a parlare del suo arresto (non convalidato): «Non ero conscio di quanto stava accadendo, sennò mi sarei dissociato o l’avrei impedito. Per il processo a settembre sono tranquillo, anzi, non vedo l’ora».