Maturità, caos e timori per l’esame orale. Bussetti dà la colpa al governo di prima
Meno nove giorni all’esame di maturità per 520mila candidati, con l’incubo dell’esame orale riformato che sarà sperimentato per la prima volta proprio quest’anno. Lo studente dovrà scegliere tra le tre buste predisposte dalla commissione e l’orale si svolgerà sui contenuti che appunto sono stati inseriti nelle buste dai commissari. Lo studente dovrà anche relazionare sul suo percorso educativo cioè sull’alternanza scuola-lavoro. Un sistema farraginoso che giustamente preoccupa gli studenti.
Il ministro della Pubblica istruzione Marco Bussetti invia messaggi tranquillizzanti: “Stare tranquilli, perché è un esame che possono sostenere senza problemi. La Maturità rappresenta il momento in cui possono esprimere se stessi e ciò che hanno appreso nel percorso formativo. Nessuno si sogna di sottoporli a prove non alla loro portata. Vogliamo metterli nelle condizioni di dare il meglio”.
Le novità volute dall’ex ministro Fedeli
Poi ricorda che le novità all’esame di maturità sono state introdotte con una legge del 2017, quando al ministero c’era la dem Valeria Fedeli: “Noi ci siamo mossi subito, fin dal mio insediamento, per accompagnare le scuole. Come Governo abbiamo introdotto anche importanti correttivi. Nell’interesse dei ragazzi. E abbiamo predisposto un piano di formazione e informazione per evitare confusione e per spiegare nel dettaglio tutte le modifiche previste”. “Gli studenti – continua Bussetti – hanno apprezzato le tracce proposte in occasione delle simulazioni” aggiunge il ministro dell’Istruzione “e hanno potuto confrontarsi con seconde prove strutturate sulla base di ciò che hanno studiato nel loro percorso. Le novità di questa Maturità non sono state introdotte per mia iniziativa. C’era una legge e andava attuata in determinati tempi. […] Usciamo dalla visione dell’esame come test ”punitivo” e prendiamolo per quello che è: un’occasione per esprimere se stessi”.
Sulla novità dell’orale, dove la tesina è sostituita dal sistema delle tre buste, Bussetti rassicura “È un meccanismo più semplice e trasparente. Che dovrebbe rassicurare i maturandi: dentro quelle buste non troveranno domande astruse, ma spunti già oggetto di studio che consentiranno loro di condurre il colloquio in modo personale, attraverso l’analisi e il commento, per esempio, di un componimento poetico, della riproduzione di un quadro, di una tabella con dati, di un grafico, di un progetto”.