Maturità, ci siamo. Tutte le novità: le prove scritte, le prove orali e il toto-tracce

12 Giu 2019 12:02 - di Redazione
Maturità

Maturità, il conto alla rovescia entra nel vivo. Manca una settimana all’inizio dell’Esame di Stato: il 19 giugno più di 500mila studenti e studentesse di tutta Italia si siederanno sui banchi per sostenere la prima prova scritta, quella di italiano. È la maturità delle prime volte: sarà il primo anno in cui a sostenere gli esami saranno i nati nel Duemila, i nativi digitali, quelli della ‘generazione Z’, che si confronteranno con fogli protocollo, buste e vocabolari. Ma sarà anche il debutto del nuovo esame, riformato dal decreto legislativo 62/2017, con l’introduzione di tante novità. La prima prova scritta si terrà il 19 giugno, il 20 la seconda: i giorni sono gli stessi per tutti gli istituti. Una volta avvenuta la correzione delle prove, inizieranno i colloqui orali, per i quali non è prevista una data d’inizio fissa: ogni scuola deciderà autonomamente.

LA PRIMA PROVA – Lo scritto d’italiano avrà una durata di 6 ore. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra sette tracce riferite a tre tipologie di prove (tipologia A, due tracce – analisi del testo; tipologia B, tre tracce – analisi e produzione di un testo argomentativo; tipologia C, due tracce – riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità) in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. A partire da quest’anno la traccia di storia non sarà più presente tra le tipologie: la sua eliminazione ha suscitato forti reazioni da parte di presidi ed insegnanti.

E inoltre partito il toto-tracce: gli occhi sono puntati soprattutto sugli autori, che con la nuova maturità diventano due. A quanto riporta un sondaggio di Skuola.net, sarebbero D’Annunzio, Leopardi e Ungaretti i prescelti per la poesia, mentre Svevo e Pirandello potrebbero essere scelti per la prosa. Nonostante i dati vedano la vittoria schiacciante degli scrittori presenti nel programma scolastico, 4 maturandi su 5 ipotizzano che un autore sconosciutopossa fare la sua comparsa tra le tracce. Per le altre tipologie si guarda al passato, con particolare attenzione ad anniversari e ricorrenze storiche. Quelle più quotate sono i 30 anni del crollo del muro di Berlino e i 30 dalla nascita di Internet, insieme agli 80 anni dall’inizio della seconda guerra mondialeProfessioni del futuro, immigrazione e fake news sono infine le tracce di attualità che gli studenti vorrebbero trovare sul banco il prossimo 19 giugno, secondo un’indagine di Studenti.it.

LA SECONDA PROVA – Farà il suo debutto la prova multidisciplinare, vera novità della maturità 2019. Riguarderà più discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, fatta eccezione per gli indirizzi in cui la disciplina caratterizzante è una sola. I maturandi dovranno affrontare due materie: latino e greco per il liceo Classico, matematica e fisica allo Scientifico, discipline turistiche e aziendali e inglese per l’Istituto tecnico per il turismo e così via.

LE CORREZIONI – Da quest’anno sia la prima sia la seconda prova scritta saranno corrette secondo griglie nazionali di valutazione: i nuovi parametri di valutazione prevedono il punteggio espresso in ventesimi, sia per gli scritti che per l’orale. Nonostante le griglie siano state diffuse nel mese di novembre, gli studenti e le studentesse sembrano ancora impreparati sulla nuova modalità di valutazione: secondo ‘Studenti.it’, infatti, il 29% non sa ancora quale sia la nuova scala di punteggio usata nelle prove scritte; percentuale che sale al 32% se si chiede il punteggio massimo dell’orale.

L’ORALE – Quanto al colloquio, sarà come sempre pluridisciplinare e non durerà più di 50-60 minuti, compresa la visione delle prove scritte. La commissione partirà proponendo agli studenti di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi contenuti nelle buste, che saranno lo spunto per sviluppare il colloquio. Il giorno della prova, per garantire la massima trasparenza e pari opportunità ai candidati, la commissione predisporrà, per ogni classe, un numero di buste pari al numero dei candidati aumentato almeno di due unità, in modo da assicurare anche all’ultimo candidato di esercitare la facoltà di scelta. Il presidente di commissione preleverà in modo casuale tre buste alla presenza di ciascun candidato e le sottoporrà a quest’ultimo che ne sceglierà una. I materiali delle buste già scelte dai candidati non potranno essere riproposti in successivi colloqui.

I tecnici del Miur hanno confermato che dentro le buste non ci saranno domande o serie di domande e riferimenti a discipline o argomenti svolti durante l’anno. Durante l’orale i candidati esporranno anche le esperienze di alternanza scuola-lavoro svolte. Una parte del colloquio riguarderà, inoltre, le attività fatte nell’ambito di Cittadinanza e costituzione, sempre tenendo conto delle indicazioni fornite dal Consiglio di classe sui percorsi effettivamente svolti.

 

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