Maturità, in classe col vocabolario e col santino portafortuna. Tutti i riti scaramantici degli studenti
Ogni studente ha i suoi “riti” per affrontare la maturità. E anche la scaramanzia fa irruzione tra i 500mila maturandi italiani che affronteranno l’esame a breve. E’ quanto emerso da un sondaggio di Skuola.net a cui hanno risposto 1.500 maturandi: si scopre così che 1 studente su 3, avrà per i giorni dell’esame il suo personale portafortuna.
Ecco quali sono i più diffusi, come riporta Ansa.it. “A volte semplici ornamenti come collane e bracciali possono diventare veri e propri talismani dai poteri benefici. È quanto spera una buona fetta di maturandi (28%), che attribuisce a un accessorio un influsso protettivo e salvifico, soprattutto se questo ha un grande valore affettivo. Non sono però pochi quelli che, al momento di scegliere il vestiario per le prove d’esame, verrà condizionato dalla scaramanzia: l’11% indosserà infatti indumenti (scarpe, magliette, pantaloni, calzini, intimo) che considera portafortuna. Gli oggetti legati alla storia della propria famiglia, invece, sono considerati determinanti per il 5% del campione, che il giorno dell’esame porterà con sé proprio un cimelio collegato a un parente (come disegni di qualche fratellino o sorellina, foto con i nonni, orologi e ciondoli appartenenti a qualche membro familiare)”.
Un buon 14% si affida anche alla protezione dei santi: insieme al vocabolario si porteranno all’esame anche un “santino”. Un 10% invece si recherà in chiesa ad accendere una candela. Il 4%, infine, si dichiara disposto a fare un fioretto per ottenere un buon voto.