Meloni: basta sottovalutare l’emergenza droga, dati allarmanti. Le proposte di FdI (video)

20 Giu 2019 18:49 - di Redazione

Pubblichiamo il testo del saluto inviato da Giorgia Meloni al convegno “Il futuro del sistema dei servizi a 30 anni dalla legge sulle tossicodipendenze” promosso da Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati in vista della Giornata Mondiale di Lotta alla Droga del 26 giugno.

Carissimi,

mi dispiace molto non essere oggi con voi ma ci tenevo comunque a inviare questo saluto per l’importante iniziativa promossa dall’onorevole Maria Teresa Bellucci, responsabile del dipartimento Dipendenze di Fratelli d’Italia.
Come sapete meglio di me, il 26 giugno si celebra la 32esima Giornata mondiale della lotta alla droga e i dati contenuti nell’ultima Relazione Europea sulla Droga e nella Relazione al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia descrivono un scenario drammatico. Uno scenario che ovviamente non lascia indifferente Fratelli d’Italia: aumentano le nuove sostanze psicoattive e i nuovi modelli di consumo, aumentano i decessi per droga, aumentano le operazioni, i sequestri e gli arresti da parte delle Forze dell’Ordine, aumenta il consumo di sostanze vecchie e nuove, la famosa e terribile “eroina gialla”, sono quasi 130 mila le persone in carico ai servizi pubblici per le dipendenze patologiche. Secondo l’osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, l’Italia è addirittura al quarto posto nella Ue per uso di cocaina. Un quadro che si è aggravato con le distorsioni prodotte dalla legge 242 del 2016 sulla canapa, quella che ha aperto il varco alla commercializzazione libera nei famosi ‘green shop’ della cosiddetta ‘cannabis light’, con tutti i rischi per la salute denunciati anche dal Consiglio superiore di Sanità.

Noi siamo davanti ad una vera e propria emergenza. Un’emergenza che però è sottovalutata da parte della politica e delle Istituzioni e che non ha assolutamente l’attenzione che merita. Il dpr 309/90, che come sapete meglio di me, è il testo di riferimento in questo settore, stabiliva tra le altre cose la convocazione ogni tre anni di una conferenza nazionale per fare il punto della situazione e capire come rispondere in modo efficace ai cambiamenti di un mondo che, come quello della dipendenza, è costantemente e continuamente in evoluzione.

L’ultima conferenza nazionale si è però svolta nel 2009, ormai 10 anni fa: è un tempo enorme per un fenomeno così veloce nel suo cambiamento, che vede l’ingresso di nuove droghe che vanno conosciute e che vanno studiate. Un mondo che ha bisogno di risposte sempre nuove e innovative. Si aggiunge a questo il fatto che da ben 8 anni non viene finanziato il Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga e noi davvero siamo qui per lanciare un grido di dolore e di richiesta di aiuto.

Oggi con questo convegno, saluto e ringrazio tutti voi che avete voluto accettare il nostro invito per ciò che fate ogni giorno in difesa dei più fragili e nella promozione del bene comune, noi vogliamo rimettere al centro del dibattito politico e istituzionale questo tema e richiamare l’attenzione delle Istituzioni, del governo, della politica e del Parlamento sull’urgenza di una riforma dei servizi sulle tossicodipendenze, che manca da troppo tempo. Sono trascorsi 30 anni dall’entrata in vigore del dpr 309/90: non è più rinviabile un profondo momento di riflessione e di confronto con chi ogni giorno opera in questo ambito.

Questo evento è un po’ un’anticipazione di quella conferenza nazionale sulle politiche antidroga che da tempo gli operatori del settore chiedono al governo di convocare per rivedere, aggiornare e stabilire le linee guida per combattere l’emergenza dipendenze in Italia.

Grazie in anticipo del contributo che darete e annuncio fin da ora che Fratelli d’Italia si farà carico dei vostri contributi e dei vostri suggerimenti in Parlamento e in tutti gli ambiti preposti. Noi siamo in prima linea su questo fronte, a dimostrarlo sono le tante proposte che abbiamo messo in campo in questi anni e che abbiamo formalizzato in una mozione molto articolata all’esame della Commissione Affari Sociali della Camera.

Noi ci siamo e grazie anche voi per esserci. Buon lavoro.

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