Meloni: «La destra c’è, siamo pronti per il governo sovranista. E Salvini lo sa bene»

18 Giu 2019 11:26 - di Eugenio Battisti

«La Meloni spicca il volo». È il titolo di prima pagina scelto da Libero all’indomani della storica conquista di Cagliari che conferma il trend crescente di Fratelli d’Italia dopo le europee del 26 maggio. Il partito di Giorgia Meloni, che supera il 12 per cento, è il più votato del centrodestra, scavalcando Forza Italia, un sorpasso fotografato dagli ultimi sondaggi anche a livello nazionale.

Meloni: possiamo governare l’Italia

Obiettivo dichiarato? «Governare l’Italia». Il nuovo sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, viene dalle file di Fratelli d’Italia e prima ancora di An, un «segnale chiaro», dice la Meloni in una lunga intervista al quotidiano diretto da Vittorio Feltri, «che continuiamo a crescere e che sul territorio abbiamo una classe dirigente estremamente spendibile». Messa in sicurezza la destra dopo la diaspora, («sono molto fiera del lavoro che abbiamo fatto, ci è costato tanto lavoro ma la destra c’è, cresce e vince»), espugnata in Sardegna l’ennesima città-simbolo della sinistra, si conferma vincente un centrodestra a traino Lega-FdI, dalle urne sarde esce un verdetto “utile” anche per il governo nazionale, di fronte alla virata a sinistra dei pentastellati («non ricordo di aver sentito nemmeno Laura Boldrini dire che la festa del 2 giugno andasse dedicata ai rom e agli immigrati») e a una sinistra sconfitta dalle urne «schiacciata sui poteri forti e sulle banche».

«Salvini sa che l’alleanza con i 5Stelle non durerà»

«Mi sembra che gli italiani stiano dicendo molto chiaramente che tipo di esecutivo vogliano, che abbiano le idee molto più chiare su una serie di temi, dal taglio delle tasse al sostegno al mondo della produzione, dalla tutela della famiglia alla lotta all’immigrazione clandestina». E Salvini lo sa, anche se per ora non può fare diversamente, la leader di Fratelli d’Italia è convinta che l’alleanza gialloverde non possa durare ancora per molto: «Non so per quanto tempo gli elettori continueranno a “perdonargli” l’accordo con i 5Stelle. Per carità io non faccio appelli a far cadere il governo, semmai posso fare appelli almeno a cambiare le politiche di questo governo e infatti all’indomani delle europee abbiamo presentato l’agenda sovranista. Per il resto penso che Matteo sappia fiutare molto bene il sentimento degli italiani e si stia perfettamente rendendo conto anche lui che l’alleanza con i Stelle non verrà tollerata ancora per molto».

Gli italiani vogliono un nuovo esecutivo

Nessun messaggio da lanciare a Giovanni Toti, che ha definito un eventuale governo Leg-Fdi “sbilanciato”. «Non commento le indiscrezioni. Se e quando Toti deciderà di passare dalle parole ai fatto parleremo del merito di quello che accade». Fratelli d’Italia è pronto per un governo sovranista al fianco del Carroccio, «siamo im partito estremamente inclusivo anche nei confronti di mondi che vanno molto oltre il tradizionale perimetro della destra», sottolinea la Meloni guardando alle recenti annessioni, alle tante realtà che hanno aderito al progetto sovranista di Fratelli d’Italia, alle liste elettorali delle amministrative e al risultato elettorale. Un esecutivo Salvini–Meloni, frutto di nuove elezioni politiche e non di giochi di Palazzo e pastrocchi tecnici, forte del 40 per cento di consensi attuali, sarebbe rappresentativo di tutta l’area del centrodestra. Giorgia Meloni lancia la sfida  si dice pronta per  un esecutivo sovranista che scalzi i 5Stelle, talvolta più a sinistra del Pd, e rispetti le chiare indicazioni del popolo italiano.

Commenti

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  • Ben Frank 19 Giugno 2019

    Ogni giorno leggo su questo giornale articoli di critica alla lega e a Salvini… e poi voi ci volete governare assieme? Un po’ di coerenza, prego!

    • Francesco Storace 20 Giugno 2019

      ogni giorno diamo notizie. su tutti

  • Cecconi 18 Giugno 2019

    “Il nuovo sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, viene dalle file di Fratelli d’Italia e prima ancora di An, un «segnale chiaro»”

    ” Messa in sicurezza la destra dopo la diaspora, («sono molto fiera del lavoro che abbiamo fatto, ci è costato tanto lavoro ma la destra c’è, cresce e vince»)”

    Battisti, era ora. Peccato che la diaspora tutta interna dovuta soltanto ………….., meglio non pensarci ma si sanno molto bene i motivi che non hanno scuse, ha fatto perdere molto tempo sino a far diventare del tutto marginale ridotta a orpello la Destra di governo, quella avversata dai nostri alleati. E la dimostrazione di ciò anche ora è l’ostracismo che gli esponenti di FdI, la Signora Meloni in testa, continuano a subire. Sappiamo molto bene per opera di chi.

    Mi voglio augurare che la lezione sia servita a tutti, nessuno escluso.

    E ora avanti con la qualità degli esponenti e delle proposte come quella del presidenzialismo senza pietà per alcuno. In un sistema concorrenziale l’unico elemento di distinzione è la qualità ben superiore a tutti i nostri competitors in ogni dove. La dimostrazione è stata data da quell’insulso esponente del PD proprio ieri rivolgendesi alla Signora Meloni, anche se nelle varie trasmissioni i soliti giornalisti manieristici hanno continuato a chiedere sempre alla Giorgia nazionale: perché gli elettori avrebbero dovuto votare FdI e non la Lega o FI. Non ci servono i plauditores. Questi è meglio lasciarli agli altri che li amano. Sono più che sicuro che gli elettori sono in grado di discernere nel modo giusto se riusciremo a comunicare i nostri pensieri nel modo giusto.