Milano, il Consiglio Comunale vieta l’uso del Taser: «È pericoloso»

2 Giu 2019 13:21 - di Andrea Migliavacca

Il 30 Maggio scorso, il Consiglio Comunale di Milano, a maggioranza assoluta, ha approvato la delibera con la quale si è ritenuto di vietare l’uso del Taser agli agenti della Polizia Locale.

In attesa di consultare i documenti ufficiali della seduta, si legge: “La  città di Milano promuove e tutela i diritti fondamentali della persona che verrebbero lesi con l’uso del Taser e con i suoi effetti altamente nocivi e rischiosi per la salute”.

A questo punto, dunque, per chi osserva, incuriosito e desideroso di ottenere una risposta, scientificamente attendibile, rimane disorientato rispetto ad una tale iniziativa, in controtendenza rispetto a quella “ministeriale”. Com’è noto, infatti, le forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, così elencate in ordine casuale), sono state dotate, in via sperimentale, di questo dispositivo che – secondo le intenzioni – dovrebbe essere un valido supporto, per contrastare situazioni altrimenti ingestibili, coi mezzi tradizionali.

I video che, con maggiore frequenza, passano sui social, postati prevalentemente da un (apparentemente meno tollerante) pubblico di indignati spettatori, ritraggono sequenze imbarazzanti: uomini (e donne) in divisa costretti a contrastare, con mezzi di fortuna le “intemperanze” di persone, in prevalenza extracomunitarie, assolutamente irrispettose dell’Autorità.

L’informazione (quella maggioritaria) alimenta il sospetto che il dispositivo sia effettivamente pericoloso e, per quello che si legge, non abbia ricevuto – prima della sua (ristretta) diffusione – una adeguata verifica, in particolare per quanto riguarda le conseguenze sulla salute di chi abbia subito la “scarica”. Il meccanismo del Taser, abbastanza semplice, così si riassume. Due elettrodi puntiformi, collegati ad un filamento vengono sparati nel corpo dell’esagitato ed al simultaneo contatto emettono una scarica elettrica, che dovrebbe paralizzarlo, per pochi istanti.

Le forze dell’ordine (tutte) hanno recepito con favore l’introduzione del Taser; almeno così hanno fatto i loro organi di rappresentanza sindacale, quelli che si sono espressi.

Considerato che tutti abbiamo a cuore la salute delle persone, in particolare dei cittadini inermi, degli agenti di polizia (inteso in senso lato) ed anche degli immeritevoli facinorosi, la delibera del Consiglio Comunale di Milano deve rappresentare un momento di riflessione.

Si facciano le dovute verifiche e vengano resi pubblici i risultati in modo tale che se il dispositivo fosse effettivamente pericoloso per tutti (non solo per chi, essendo destinatario del “colpo”, sia portatore di patologie particolari), allora venga rimosso; contrariamente, facendo richiamo al noto principio dell’eccesso colposo, si consenta a tutti di usarlo, anche agli agenti di Polizia locale, esposti come gli altri esponenti delle forze dell’ordine.

Una cosa è certa, chiunque aggredisca – come oramai siamo abituati a vedere – chi indossa una divisa, si assume il rischio, sempre.

 

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 4 Giugno 2019

    Chiaramente si vive in un Paese, l’Italia, dove tutto e’ lecito dove si protegge il criminale e si condanna chi esercita il publico ufficio in difesa del cittadino. Il TASER serve a bloccare il personaggio in azione criminosa e non uccide, blocca temporaneamente giusto il tempo per mettergli le manette. Ma chiaramente, ripeto, siamo in ITALIA e salviamo il criminale ma condanniamo il poliziotto. “Avanti popolo alla riscossa”, che piu’pieta’ di cosi’ non potete fare.