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Minibot: nella faida interna al governo a rimetterci sono gli italiani

Minibot: nella faida interna al governo a rimetterci sono gli italiani

Politica - di Carlo Marini - 9 Giugno 2019 - AGGIORNATO 5 Dicembre 2019 alle 12:48

Il governo rischia il botto sui minibot. Le obbligazioni di piccolo taglio senza interessi o scadenze che potrebbero essere emesse dal Tesoro per pagare i fornitori della Pa hanno creato una profonda spaccatura tra i due vicepremier e il ministro dell’Economia.
Dopo l’apertura di Giorgetti e Salvini, è arrivata il niet di Tria. Da Fukuoka, in Giappone, dove si trova per il G-20 dei ministri delle Finanze, il ministro dell’Economia stronca l’ipotesi cercando di dissipare i timori di rinnovati rigurgiti euroscettici in Italia. «Questa è una cosa che sta nel loro programma. Il ministero dell’Economia ha girato un parere negativo», ha sottolineato il titolare di via XX settembre, sostenendo che i minibot «in un’interpretazione, quella del debito, non servono», mentre nell’interpretazione come valuta alternativa «ovviamente, si fanno i trattati e quindi non possono essere fatti».

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C'è un commento:

  1. Cecconi ha detto:

    Marini, i c.d. mini bot sono una vera stupidaggine. BOT significa Buoni Ordinari del Tesoro e, quindi, sono da ascrivere a libro del Debito Pubblico andando ad aumentarlo per circa 60/mld € perché a tanto ammonta attualmente il debito che lo Stato italiano deve ai vari fornitori. Ancora. Mente nel nostro Paese i tempi di pagamento vanno dai 12 ai 14/15 mesi negli altri stati tali tipologie di debito vengono regolati come i vari debiti commerciali, fatture, ossia a 30/60/90 giorni. Inoltre sempre attualmente il nostro Stato deve per restituzione IVA altri 40/mld € e così arriviamo a circa 100/mld. Non mi pare siano “bruscolini”. Il 31 maggio di ogni anno ci sono le Considerazioni Finali del Governatore della Banca d’Italia e quest’anno l’ho trovate molto indicative, ma disgraziatamente i politici italiani le hanno di nuovo snobbate come pure la classe giornalistica. Mentre in esse troviamo un’analisi perfetta dell’attuale situazione, ovviamente come sommatoria dei decenni precedenti, e i vari provvedimenti da prendere in materia economica secondo una scaletta temporale di breve, medio e lungo termine. Mi domando quando i politici e i giornalisti, anche di area, riusciranno a convincersi di studiare e comprendere tali documenti.
    Per non parlare poi della c.d. flat tax, altro argomento senza senso in quanto non è assolutamente adattabile alla situazione italiana per sostituirla con altre proposte di abbassamento della pressione fiscale molto ma molto più concrete,idonee e adatte.

    Auspico, quindi, che la Signora Meloni, Presidente del partito da me scelto e votato, si tiri fuori da questa querelle per elaborare proposte degne di un Partito che aspira a raggiungere vette ben superiori ai risultati ottimi sin qui raggiunti.
    E al contrario di quanto crede la maggioranza degli oppositori, ritengo che questo governo imploderà per propri demeriti su un solo argomento: l’economia di cui è completamente a digiuno, stando a quanto sta proponendo. Esiste anche un secondo argomento altrettanto importante che è la sterile contestazione di questa UE di cui i due partiti oggi al governo non hanno visione alcuna a tal punto che non riesco a leggere una sola proposta concreta dei cambiamenti che vorrebbero adottare per il bene sia dell’Italia che della stessa Europa. Niente di niente, ma solo sciocchezze su sciocchezze.

di Carlo Marini - 9 Giugno 2019