“Morsi è stato assassinato”: l’ira dei Fratelli Musulmani contro il governo egiziano

18 Giu 2019 16:44 - di Domenico Bruni

È stato sepolto alle cinque del mattino ora locale alla presenza dei familiari più stretti e dei suoi avvocati l’ex presidente egiziano Mohamed Morsi, morto ieri dopo un malore accusato in tribunale durante un’udienza di uno dei processi che lo vedeva imputato. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu, citando una fonte del suo team di avvocati. Morsi è stato sepolto a Nasr City, quartiere orientale del Cairo, tra rigide misure di sicurezza. Secondo l’Anadolu, gli unici partecipanti alle esequie dell’ex presidente sono stati il fratello, la moglie, il figlio e i suoi due avvocati. Le autorità egiziane, sottolinea l’agenzia di stampa, avevano respinto la richiesta della famiglia di tenere funerali pubblici nella sua città natale nel governatorato di Sharqiyya per il timore di incidenti.  “Consideriamo mio marito, il presidente Mohamed Morsi, un martire”. Questo il tweet di Naglaa Mahmoud, moglie dell’ex leader egiziano espressione dei Fratelli Musulmani morto ieri in seguito a un malore accusato in tribunale durante un’udienza di uno dei processi che lo vedeva imputato.

E oggi è una raffica di critiche contro il governo eigziano: “L’Occidente è rimasto a guardare mentre l’ex presidente egiziano Mohammed Morsi veniva deposto, torturato in carcere per sei anni e poi ucciso”. Sono parole dure quelle utilizzate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan per ricordare Morsi, morto ieri dopo aver preso la parola per 25 minuti durante un’udienza in tribunale nel processo a suo carico per spionaggio a favore di Hamas. ”Morsi è un martire e la storia non dimenticherà i tiranni che hanno causato la sua morte”, ha proseguito Erdogan. Il presidente turco ha quindi accusato l’Occidente di chiudere un occhio rispetto alle esecuzioni e alla crudeltà adottata dall’attuale presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, salito al potere nel 2013 dopo la deposizione di Morsi con un colpo di Stato militare. Anche il capo dell’Alto Consiglio di Stato libico, Khaled al-Mishri, ha condannato l’attuale presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per la morte del suo predecessore Mohammed Morsi. Il decesso dell’ex capo di Stato egiziano, ha detto, è il risultato di ”un’operazione di assassinio che dura da anni”. ”L’assassinio è iniziato con il golpe contro l’amministrazione legittima, è proseguita confinandolo in una cella in isolamento e alla fine è terminata con la privazione dei suoi diritti fondamentali, comprese le cure mediche”, ha affermato al-Mishri.

Hamas, “piange l’ex presidente egiziano Mohamed Morsi, morto lunedì sera dopo una lunga lotta al servizio dell’Egitto, del suo popolo e soprattutto della causa palestinese”. E’ quanto si legge in una nota del movimento islamico palestinese che governa la Striscia di Gaza sulla scomparsa di Morsi, l’ex presidente espressione dei Fratelli Musulmani deposto 3 luglio del 2013 dall’attuale presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Morsi è morto in seguito a un malore accusato in tribunale durante un’udienza del processo che lo vedeva imputato per spionaggio a favore di Hamas.

Il governo iraniano ha espresso cordoglio per la scomparsa dell’ex presidente egiziano Mohamed Morsi, morto ieri in tribunale in seguito a un malore. In una nota, si legge sul sito del ministero degli Esteri di Teheran, il portavoce Abbas Mousavi ha sottolineato il “dispiacere” per la morte del “primo presidente dell’Egitto eletto democraticamente dopo la vittoria” della rivolta popolare contro l’allora rais Hosni Mubarak. “Pur rispettando i punti di vista della grande e coraggiosa nazione egiziana, la Repubblica islamica dell’Iran offre le sue condoglianze al popolo e alla famiglia di Morsi”, ha aggiunto Mousavi.

 

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