Nonna Papera alla Difesa rovina anche la parata del 2 giugno
La Nonna Papera della Repubblica vuole intossicarci il 2 giugno? Domenica prossima, nonostante l’incredibile ministro Trenta, si celebra la festa della Repubblica, ci gustiamo le specialità delle nostre Forze Armate in una parata che ci inorgoglisce e non vogliamo ascoltare sciocchezze.
Torni a casa sua, ministro, se non se la sente di rispettare una tradizione che solo qualche bolscevico in servizio permanente effettivo vorrebbe boicottare. Mai da un ministro della Difesa avevamo sentito inni ad una misteriosa “inclusione” a cui dedicare la festa. Mai, diversi generali avevano annunciato il rifiuto di partecipare alla parata proprio per protestare contro il ministro.
Eviti le ciabatte
Onori la Nazione, e magari eviti le ciabatte in via dei Fori Imperiali. Quel gesto al Senato, l’ipocrisia del saluto alla peace and love stona maledettamente col 2 giugno e vogliamo augurarci un segnale di scuse da parte della Trenta da rivolgere a militari e popolo tutto. Non si scherza con un rito che è sacro per chi ama la Patria.
Non c’è proprio nulla da “includere”. Semmai va esteso a tutti l’amore per la bandiera Tricolore e l’orgoglio per chi dedica la vita all’Italia attraverso tante e belle divise che faranno splendida mostra di se’ ai Fori.
Invece, questo governo di scappati di casa sembra individuare le Forze armate – come ha denunciato Isabella Rauti in Senato – alla stregua di organizzazioni non governative o di associazioni di volontariato. Come se fosse compito dei nostri soldati combattere l’emarginazione sociale. Per non arrivare alla gaffe del presidente Conte … quando al Presidente del Consiglio, che ha detto che vendeva sette fucili per creare una borsa di studio, hanno chiesto cosa avrebbero fatto i sette militari senza fucile, egli ha risposto che li avrebbe messi nelle retrovie a parlare di pace. E la Trenta non ha detto una parola. “Quasi che non siano tutti i militari, con il loro impegno, a difendere ogni giorno in armi la pace”, ha detto in Aula Ignazio La Russa alla Trenta. Neanche La Russa, che il ministro della Difesa lo ha fatto seriamente, assisterà alla parata.
“Sinistro” della Difesa
Ma bisogna avere coscienza nazionale per poter dire – perché le si pensa – queste cose. La Trenta, che dovremmo chiamare Sinistro della difesa, ha in testa altre cose, salvo poi fare goffamente marcia indietro nei discorsi ufficiali.
Anche per questo – e senza bisogno di alcuna retorica – manifestiamo indignazione per chi pensa di umiliare le nostre Forze armate, ignorando quanto forte sia il loro senso di appartenenza ad una comunità nazionale senza bisogno di macchie a colore per la loro altissima missione. Se la Trenta ha bisogno dell’Arcobaleno pacifista, il 2 giugno sbaglia data e occasione e mai come in questo momento farebbe bene il presidente della Repubblica a richiamarla alla sua funzione, che non è quella di denigrare i soldati italiani con caricature politiche.
Rientri nei ranghi, un ministro del genere, senza permettersi di offendere la sensibilità comune. La Difesa è un ministero e non un centro sociale. Se la si pensa altrimenti non è neppure obbligatorio fare il ministro. I Cinquestelle giochino su tutto ma almeno lascino in pace quel che è fondamentale – anche come valori di riferimento – da decenni nel nostro Paese. Non riuscirete a smantellare tutto quello che di bello e amato c’è nella migliore tradizione dell’Italia.
Le elucubrazioni di Fico sono tutto un programma……………è stato un bene disertare la sfilata.
Speriamo che la 30 non faccia domani il trenino come a Lourdes. Questa “donna” non ha nemmeno un briciolo di dignità.
Faranno bene, anzi benissmo, che i generali ed ex Capi di Stato Maggiore a disertare la Parata della Festa della Repubblica giacchè tale Ministro, se così si può definire, non sa nemmeno di cosa si tratta!! E mi farebbe pure specie se ci fosse presente la Boldrini! Grazie per avermi dato la possibilità di esprimermi.
Con la trenta abbiamo superato ogni limite di decenza, già messo a dura prova dai governi precedenti. Spero che salvini riesca nel rimpasto di cui si parla e si sbarazzi di questa palla al piede.
Noi stiamo con le forze armate.
Il ministro Trenta dovrebbe dimettersi, prima chieda scusa a tutti i militari e si vergogni.
E’ gente che difende l’onore dell’Italia sia in patria che all’estero.
Sig. ministro chieda scusa a tutta la nazione.
Che vergogna essere rappresentati da gente di questa fatta! VIVA I NOSTRI BRAVISSIMI SOLDATI! VIVA LA NOSTRA AMATA PATRIA!!!
Bravissimo Storace!
Denigratori e sabotatori delle Forze Armate: non è una novità da parte da parte di alcune forze politiche.
Che il popolo militare si ribelli e faccia sentire la propria voce.