Per i Minibot passa anche un pezzo della nostra sovranità monetaria
Mettiamoci in testa che un pezzo della nostra sovranità monetaria passa anche per questo dibattito niente male sui minibot. Che poi c’è anche la curiosità del pentimento dei parlamentari che hanno votato la mozione che li prevede.
Domanda a lorsignori, quindi: dobbiamo pagare i debiti della pubblica amministrazione o no? I fornitori che attendono da anni le loro spettanze hanno ragione o torto a protestare?
Dice: si aumenta il debito. E dove sta scritto? Con quel vituperato pezzo di carta i debiti si pagano invece. A me è capitato di assistere ad un altro spettacolo di debito sul debito. Lo ha fatto Nicola Zingaretti, con un altro mutuo trentennale, e non per aprire ospedali. Lui ha fatto debito per pagare i debiti. Con gli euro. Ma lì nessuno ha fiatato.
“Illegali”. Mica è droga
Per Mario Draghi i minibot sono come la droga, illegali. Eppure in Europa ci sono altri Stati senza euro che decidono sovranamente la loro politica debitoria.
Seconda domanda: si può stare nell’Euro pagando i debiti in minibot? Se la risposta è no, è evidente chi sta decidendo l’Italexit – cacciandoci – e non lo è certo la modalità di restituzione del maltolto a chi ha diritto.
Altrimenti dobbiamo pagare i debiti. Ma l’Europa non ce lo consente. Preferiscono una bella fila di cadaveri, imprenditori che si ammazzano perché non ce la fanno più a veder distrutti i patrimoni figli del loro sacrificio. Questa politica criminale ha mandato gambe all’aria fior di imprese che non chiedevano favori ma solo quello a cui avevano diritto. Troppo spesso un colpo di pistola alla tempia ha chiuso la pratica in questi anni.
Conte, Tria, il popolo…
Non è casuale che a dire no ai minibot – a ruota del pensiero unico euromane – siano Conte e Tria, che col popolo non si sono sporcati le mani per i loro ruoli di governo. Non devono chiedere un voto, non devono fare un comizio, non devono andare senza scorta nella periferia dell’impero. Ma che interessa a loro della fine che fa il lavoro umano… L’importante è essere accolti con deferenza ipocrita nel salotto buono della nomenclatura comunitaria. Italiani brava gente lo dicono più facilmente a loro che a quelli che faticano e soffrono.
A volte la discussione rasenta il folclore. Sui #minibot il no più scemo è di chi dice pagateci gli stipendi dei parlamentari. Senza rendersi conto che stiamo parlando di ritardi nei pagamenti. E il Parlamento non tarda mai… Ma nessuno spiega perché non si devono pagare le imprese. Già, sennò l’Europa chi la sente… E Draghi…
Ecco, riprendetevi tutti dallo choc e cercate di ragionare sulle condizioni dell’economia reale e non solo di chi fa banca. Senza i soldi nostri moriranno anche i banchieri e solo allora si renderanno conto dei danni che hanno fatto in un’economia a loro uso e consumo.
Vorremmo una politica che rimetta in tasca ai cittadini quello che gli spetta. Finora – alcuni- abbiamo solo visto il reddito di cittadinanza: a quando il diritto al rispetto del lavoro prodotto?
Sarà degno di governare solo chi sarà capace di rispondere civilmente a questa domanda.
Bisognerebbe agire con freddezza e senza proclami fuorvianti. Il maledetto trattato di Maastricht ci inchioda quindi si deve evitare in ogni modo che i minibot possano essere intesi come valuta alternativa all’euro. Credo che invece possano essere consentiti come titoli di credito interno ( cambiali di stato).
Che questo governo di cialtroni sia in grado di portare a termine un’operazione del genere ho molti dubbi.
I debiti si pagano in euro sonanti………..oggi i mini bot per pagare i debiti ai fornitori e poichè l’appetito vien mangiando, domani altri mini bot per pagare i BTP o i CCT ai residenti (consolidamento mascherato) e poi i soldi del monopoli………..Argentina e Venezuela insegnano.