Pluripregiudicato massacra di botte un 50enne a Oristano: fratture per tutto il corpo
Arrestato un pluripregiudicato quarantenne formalmente residente ad Oristano, ma di fatto senza fissa dimora. È ritenuto responsabile del brutale pestaggio effettuato ai danni di un uomo di 50 anni, anch’esso senza fissa dimora e originario di Paulilatino (Or), che si trova tuttora ricoverato presso l’ospedale San Martino di Oristano dove a causa delle gravissime condizioni in cui versava, era tenuto dai medici in stato di coma. Ora si trova in prognosi riservata.
L’aggressione a Oristano
L’aggressione, avvenuta la notte dell’11 giugno scorso, ha avuto inizio in via Garibaldi, si è protratta nella via Serneste ed è terminata in via Mazzini. La vittima, brutalmente malmenata a calci e pugni, è stata lasciata riversa a terra in fin di vita. Qui alcuni cittadini, intorno alle due della notte, dopo aver visto l’uomo privo di sensi, hanno chiamato il 113. Dopo il rapido intervento delle Volanti e del personale del 118, è stato potato in codice rosso al pronto soccorso, dove, durante la stessa notte, a causa delle numerosissime fratture presenti in tutto il corpo, è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico. Tra le altre cose c’è stata l’asportazione della milza, irreversibilmente lesionata durante l’aggressione.
La lite iniziata giorni prima
L’ indagine ha consentito l’acquisizione di numerosi elementi probatori a carico dell’arrestato, al quale è stata contestata anche l’aggravante dei futili motivi. Avrebbe aggredito l’uomo perché, qualche giorno prima, gli avrebbe rubato un caricabatterie e una scheda di memoria. Gli elementi acquisiti dagli uomini della Squadra Mobile hanno consentito la rapida emissione della misura cautelare in carcere a carico dell’aggressore. Dopo meno di 24 ore di incessanti ricerche è stato rintracciato dalle Volanti in via Cagliari, nei pressi della stazione. L’arrestato, che proprio poco prima dell’aggressione era stato fatto oggetto di controllo da parte delle forze dell’ordine, si trova tutt’ora ristretto presso la casa di reclusione di Massama a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.