Porno “on line”, Civiltà Cattolica: siti frequentati sempre più da giovanissimi
La pornografia sta diventando un’emergenza. A lanciare l’allarme è l’ultimo numero di Civiltà Cattolica, la rivista dei Gesuiti (lo stesso ordine da cui proviene Papa Francesco) diretta da Antonio Spadaro. «L’incremento della diffusione di siti pornografici – avverte padre Giovanni Cucci – è impressionante. Nell’anno 2018 un solo sito pornografico ha registrato quasi 34 miliardi di visitatori (92 milioni al giorno), con un aumento di 14 milioni rispetto al 2017. Sembra che il numero di questi siti si aggiri attorno ai 150 milioni, di cui almeno 5 milioni specializzati in pedopornografia». E non va trascurata l’aggravante dell’età. «Attualmente – si legge nell’articolo – la maggior parte degli utenti che frequentano siti pornografici su internet sono adolescenti. Secondo i dati di Internet Filter Review, negli Usa l’età media dei bambini che entrano a contatto con la pornografia online è di 11 anni; coloro che maggiormente accedono al cybersesso hanno tra i 12 e i 17 anni». Non meno preoccupante la situazione nel nostro Paese: «In Italia– registra Civiltà Cattolica – il 61 per cento dei visitatori rientra nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni, ma secondo i dati di Covenanteyes (un sito che si occupa di prevenzione e aiuto a uscire dalla pornodipendenza), l’80 per cento di essi entra in contatto con la pornografia prima della maggiore età. Anche nel nostro Paese un ragazzo comincia a visionare pornografia in media all’età di 11 anni, quando si vede regalare dal genitore l’iPhone. Una ricerca condotta a Bologna ha mostrato che il 95,5 per cento dei ragazzi fra i 12 e i 15 anni frequenta siti pornografici, costituendo essi concretamente la loro modalità ordinaria di apprendimento della sessualità».