Prato, “padroni” cinesi fanno picchiare dipendenti pakistani in sciopero, otto feriti
Un gruppo di oerai pakistani è stato aggredito da una “squadra” padoronale cinese e picchiato. Il fatto è accaduto a Prato, dove i dipendenti pakistani della Gruccia Creations stavano protestando per le dure condizioni di lavoro impostegli, come i turini di quotidiani di 12 ore e chiedendo un contratto regolare. Dopo il parapiglia, si sta ancora cercvando di ricistruire l’acceduto, comunque polizia e ambulabnze si sono recate sul posto, e otto pakistani sono stati ricoverati in ospedale. A quanto denuncia il sindacato SìCobas l’aggressione sarebbe avvenuta dopo che la proprietà ha disertato il tevolo sindacale dove si sarebbe dovuto sottoscrivere il nuovo accordo azienda lavoratori. Unanime la condanna della politica: “Sconcerto e piena fiducia nell’operato di magistratura e forze dell’ordine perché accertino i fatti e le responsabilità”. Questo quanto ha voluto manifestare il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in relazione alla notizia dell’aggressione di cui sarebbero state vittime alcuni operai pakistani in sciopero. “Ho appreso stupefatto di questo episodio riportato dalle cronache di Prato su una decina di lavoratori in sciopero che avrebbero avuto bisogno di cure perché aggrediti mentre scioperavano per la riduzione dell’orario di lavoro e altri diritti in fabbrica – commenta Rossi – Nel caso tutto questo sia confermato si tratterebbe di un fatto molto grave e di un’ulteriore conferma dell’esistenza di una catena di sfruttamento intollerabile per una regione civile come la Toscana, dove i diritti devono essere rispettati. Per quanto mi riguarda ho piena fiducia nell’opera della magistratura e delle forze dell’ordine. Sapranno fare piena luce su quanto è successo. Auspico che gli eventuali responsabili siano puniti in modo fermo ed esemplare”.